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Niente Ambrogino per l'ambasciatore Luca Attanasio: Sala incontrerà la famiglia

Il padre ha scritto una lettera aperta dispiacendosi per la dimenticanza. E i politici milanesi ammettono l'errore

Ha aspettato che venisse effettuata la tradizionale cerimonia di consegna degli Ambrogini. Il 7 dicembre come ogni anno. Poi, però, si è sfogato, Salvatore Attanasio, padre di Luca, l'ambasciatore che ha perso la vita nella Repubblica democratica del Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo. Classe 1977, cresciuto a Limbiate, laureato in Bocconi, Attanasio è stato ucciso il 22 febbraio 2021 a Goma, in Congo, in un agguato mortale al convoglio del Programma alimentare mondiale.

Dell'Ambrogino all'ambasciatore si era parlato ma poi non è stata formalizzata una proposta in tal senso da parte dei consiglieri comunali, così alla fine il riconoscimento non gli è stato assegnato. Una dimenticanza a cui ora, dopo una lettera aperta del padre, i politici meneghini provano a rimediare.

Sala incontrerà la famiglia

L'unico autorizzato ad assegnare Ambrogini fuori dalla tempistica ufficiale sarebbe il sindaco di Milano, Beppe Sala. Che, intanto, il 22 dicembre incontrerà la famiglia dell'ambasciatore. E quasi certamente porgerà le scuse ufficiali del Comune. In consiglio si ragiona intanto su come riparare. Un'ipotesi potrebbe essere quella di un'iniziativa pubblica, ad esempio una seduta straordinaria del consiglio comunale per ricordare la memoria di Attanasio.

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