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A Milano e hinterland salvati 250 animali selvatici

Crescita di interventi per il nucleo ittico venatorio della Città metropolitana

250 animali selvatici in difficoltà messi in salvo e 1500 verbali stilati per contrastare i reati ambientali. Questo il bilancio 2021 dell'attività del nucleo ittico venatorio della Città metropolitana di Milano in 133 comuni dell'area. Nel corso dell'ultimo anno gli interventi sono aumentati col duplice l'obiettivo di salvaguardare la fauna autoctona e accertare eventuali illeciti.

Cosa fare con un animale selvatico in difficoltà

Cosa fare nel caso ci si imbatta in un animale selvatico ferito o in difficoltà? È fondamentale - sottolineano da Palazzo Isimbardi -mettersi subito in contatto con gli agenti del nucleo Ittico Venatorio (NIV) al numero 02- 77405808, che provvederanno al recupero in sicurezza dell’esemplare e ad affidarlo ad un centro specializzato affinché riceva le cure necessarie. Si sconsigliano azioni individuali: un comportamento sbagliato potrebbe, infatti, compromettere la vita dell'animale o la possibilità che possa ritornare a vivere in libertà, nel suo habitat naturale. La detenzione di animali selvatici è, inoltre, vietata dalla legge 157/92: è importante, quindi, che esemplari in difficoltà siano messi in sicurezza da personale specializzato che possa affidarli a centri accreditati alla loro salvaguardia.

L'attività del Niv

"Registro con favore gli sforzi che sono stati condotti in questo settore da chi mi ha preceduto e considero il consolidamento e la strutturazione di questo nucleo essenziali per il mandato - commenta Simone Negri, consigliere delegato all'Ambiente e Legalità -. L'attenzione al tema cruciale e decisivo della sfida ambientale passa necessariamente dal forte contrasto alle attività illegali, ai reati che spesso coincidono con grossi interessi di organizzazioni criminali e mafiose. Non a caso la delega che il sindaco Sala mi ha voluto conferire tiene insieme le politiche per l'ambiente con l'attenzione per la legalità. In questo ci tengo anche ad enfatizzare una maggiore sensibilità alle specie selvatiche che vivono nei nostri territori. La composizione della fauna, anche con riguardo alle specie alloctone, è da tenere monitorata per gli effetti sull'omeostasi degli ecosistemi naturali e per l'impatto sulla biodiversità, tema che va sollevato sempre più presso la pubblica opinione e che è parte integrale delle sfide ambientali che abbiamo davanti”.

Gli agenti di Palazzo Isimbardi svolgono, su delega regionale, una serie di importanti attività in materia di vigilanza ittico-venatoria, che hanno uno stretto legame con il territorio e con la fauna selvatica presente nei 133 comuni che compongo l’area metropolitana. Un presidio del territorio costante, effettuato con il supporto delle guardie volontarie, che si concretizza nel contrasto del bracconaggio, nella prevenzione e nell'accertamento di comportamenti illeciti nell'esercizio dell'attività venatoria e di pesca, ma anche attraverso puntuali interventi di assistenza e recupero di animali selvatici in difficoltà. Il nucleo Ittico Venatorio della Città metropolitana di Milano, infatti, riserva una particolare attenzione alla tutela della fauna selvatica di pregio e/o protetta che popola i suoi territori, con l’obiettivo di tutelarla dai pericoli e preservarla nelle sue peculiarità. Tra le attività coordinate, infatti, figurano anche interventi mirati di ripopolamento e immissione della fauna selvatica ed ittica nei diversi contesti naturalistici, ma anche azioni di monitoraggio e censimento della fauna selvatica e, più in generale, delle attività gestionali ittico-venatorie, senza dimenticare il controllo e, in alcuni casi, il necessario contenimento delle specie invasive.

“Nel 2021 abbiamo registrato un sensibile aumento delle attività del nucleo Ittico Venatorio - spiega Raffaella Quitadamo, direttore del settore rifiuti e bonifiche -. I nostri agenti sono in prima linea nel contrasto dei crimini contro l'ambiente e nella salvaguardia della fauna selvatica in difficoltà, oltre a svolgere un fondamentale ruolo di cerniera tra l'associazionismo ambientalista e quello venatorio”. "Il recente arrivo del nuovo ufficiale, il dottor Emanuele Santoro, proveniente dalla Polizia Locale di Novate Milanese, va a completare l’organico del nucleo e ci permette di essere ancora più incisivi nel dare risposte ai crescenti bisogni che ci arrivano dai territori - chiosa il direttore -. Un risultato che stiamo già vedendo. La presenza di animali selvatici nella nostra area metropolitana è un tema sempre più attuale che ci pone davanti a nuove sfide".

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