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Rubò ovuli a una giovane infermiera: il ginecologo Antinori fuori dal carcere

Per motivi di salute sconterà la condanna agli arresti domiciliari

Condannato a 6 anni e 6 mesi per furto di ovuli ai danni un'infermiera spagnola, Severino Antinori, il noto ginecologo 75enne e pioniere della fecondazione assistita, esce dal carcere. A stabilirlo il Tribunale di Sorveglianza che ha accolto la richiesta presentata dagli avvocati dell'uomo di fargli scontare la pena agli arresti domiciliari per motivi di salute.

Lo scorso 26 novembre il ginecologo è stato giudicato colpevole di aver prelevato i gameti all'infermiera, allora 23enne, che aveva poi denunciato di essere stata immobilizzata, sedata e costretta a subire l'intervento contro la sua volontà. All'epoca - era l'aprile del 2016 - la vittima aveva  aiuto anche alla clinica Mangiagalli, dove aveva spiegato per filo e per segno quanto le era accaduto all'interno clinica Matris di Milano.

Antinori è stato invece assolto dalle accuse di rapina del cellulare della vittima e estorsione ai danni di una coppia di clienti della clinica. La clinica Matris, teatro della triste vicenda, era stata posta sotto sequestro fino alla sentenza definitiva. A luglio 2018 a essere condannata, a un anno e otto mesi (pena sospesa), era stata anche la segretaria del dottore. Nel chiedere la detenzione domiciliare, i legali del ginecologo hanno evidenziato come sia affetto da patologie cardiache che l'avrebbero reso un soggetto a rischio in carcere, anche a causa dell'epidemia in corso. 

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