Area B cambia ancora dopo i nuovi divieti? Cosa può succedere

La certezza di andare avanti, ma - all'orizzonte - qualche "segno di apertura". A Milano si continua a discutere di Area B, la mega zona a traffico limitato che copre tutto il territorio comunale che da lunedì è vietata anche per i veicoli euro 2 benzina ed euro 4 ed euro 5 diesel. Mercoledì sera il primo cittadino Beppe Sala ha incontrato la minoranza per un confronto sul tema dal quale è uscita la "disponibilità" del sindaco "a trovare soluzioni concrete" man mano che i problemi si manifesteranno, pur confermando di essere irremovibile sui nuovi divieti. 

Tanti i temi sul tavolo affrontati durante il "faccia a faccia", durato più di un'ora. "Il primo punto è quello dei 50 ingressi in deroga ad Area B: dovrebbero diventare giornalieri e non singoli, cioè contati per ogni passaggio che si fa durante il giorno”, ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Truppo. In sostanza, gli automobilisti che si sono dotati della scatola nera per entrare in Area B si "giocheranno" un solo ingresso al giorno, a prescindere dalle volte in cui - chiaramente nella stessa giornata - varcheranno gli ingressi della Ztl. 

Divieti, Move-in, deroghe: tutto quello che c'è da sapere

Sempre sul meccanismo del timing degli ingressi, il capogruppo della lista civica Bernardo, Manfredi Palmeri, ha chiarito: "Si dovrebbe implementare la tecnologia di verifica per casi specifici. Ad esempio, chi entra prima delle 7.30 e non viene rilevato dalle telecamere e poi esce la sera, venendo fermato magari da una pattuglia. La tecnologia deve venire incontro a queste esigenze". Altro capitolo affrontato è stato quello sulla sostituzione della macchina inquinante: "A chi certifica l’acquisto di una nuova auto ora verranno allungati i tempi di deroga. Il termine per la stipula del contratto non sarà più quindi il 14 settembre", ha annunciato Palmeri. Che ha poi aggiunto che "ci saranno anche degli aggiustamenti tecnici per il controllo dei parcheggi di interscambio", dato che molti rientrano all'interno di Area B, vietando così di fatto agli automobilisti di parcheggiare per prendere i mezzi pubblici. 

I consiglieri di centrodestra hanno poi sottolineato anche che c’è l’intenzione di fare un tavolo tecnico in regione Lombardia sul tema di Move-in: “Bisogna approfondire la questione. Oggi Move-in calcola i chilometri di percorrenza anche se stai girando in città durante il weekend, cosa che è permessa. Si dovrebbe rivedere questo meccanismo. Anche perché per molti Move-in vale anche per il resto della regione, non solo per Milano”. Minima invece l’apertura sulle deroghe alle auto dei dipendenti pubblici. “L’ipotesi iniziale che avevamo avanzato era che la deroga fosse sul soggetto che guida, quindi, ad esempio, un’appartenente a forze dell’ordine – ha evidenziato il consigliere della Lega, Samuele Piscina -. In realtà non sarà così. La deroga sarà per i rarissimi casi in cui l’auto privata è usata come auto di servizio. L’auto privata del poliziotto in quanto tale non può entrare”. “Anche perché se no dovrebbero essere messe le deroghe su tanti. Tanti fanno un servizio pubblico”, ha precisato la consigliera di Fratelli d’Italia, Chiara Valcepina. 

“Il sindaco ha promesso inoltre un monitoraggio costante del provvedimento – ha garantito Truppo -. Questo provvedimento deve arrivare a una maturazione anche a seguito dei dati che saranno raccolti, quindi il monitoraggio è importante. Tra quindici giorni c’è l’impegno di discuterne in Aula a seguito di una raccolta di dati che lo stesso comune farà, si spera col contributo di un’ampia platea di esperti”. In ogni caso la soddisfazione delle opposizione è minima: è stato “un incontro non risolutivo nel quale il sindaco ha evidenziato che non ha nessuna volontà di fermare il provvedimento di area B, – ha rimarcato Piscina -. È un incontro che non ci soddisfa e che non ha prodotto risultati concreti per i milanesi. Non c’è stata nessuna apertura, ad esempio, sul tema delle deroghe per i residenti in Area C".