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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Cosa è cambiato con 10 anni di Area C a Milano

Area C compie dieci anni. Com'è cambiata la città

Meno auto in centro, meno inquinamento e una città più green. Oggi, domenica 16 gennaio, Area C spegne dieci candeline e il comune di Milano, come "regalo", ha deciso di fare un bilancio del primo decennio di attività della zona a traffico limitato del centro cittadino. 

"Nata con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita per chi abita, lavora, studia e visita la città, aveva e ha lo scopo di ridurre il traffico nella cerchia dei Bastioni e rendere più efficaci le reti di trasporto pubblico, favorendone lo sviluppo e salvaguardando il diritto alla mobilità individuale nel rispetto dell’interesse comune", spiegano da palazzo Marino, che ha affidato ad Amat - l'agenzia mobilità ambiente e territorio - il compito di analizzare i dati di transito di questi dieci anni. 

"I risultati mostrano che l'introduzione della regolamentazione, e le modifiche ad essa apportate nel corso degli anni, hanno determinato una diminuzione dei transiti nella cerchia dei Bastioni. Si parte infatti da oltre 90mila ingressi rilevati nel 2012, per arrivare agli 81mila del 2021, con una diminuzione che raggiunge il 38,5%.  Il dato del 2020, -46,8%, risente ovviamente degli effetti sugli spostamenti causati dall’epidemia da covid 2019. Per quanto riguarda il 2021 si può invece ipotizzare un aumento del mezzo privato dovuto al timore di utilizzare il trasporto pubblico e quindi la percentuale potrebbe essere anche sovrastimata", chiariscono dal comune.

Tra gli ingressi "spicca il dato dei veicoli ecologici che dal 4,1% del 2017 passano al 12,2% del 2021", un dato "rafforzato dall’analisi della ripartizione della tipologia di alimentazione dei veicoli: quelli elettrici, che nel 2012 erano lo 0,1% di tutti i mezzi che sono entrati in Area C, nel 2021 sono il 2,7%, mentre quelli ibridi sono più che quadruplicati, partiti dal 5,3% arrivano al 22,2% nel 2021". Mentre, sottolineano con gioia dal comune, "i veicoli più inquinanti sono, nel corso del tempo, scomparsi e l’anno scorso si è registrato che il 98,4% di ingressi è costituito da mezzi Euro 5 ed Euro 6, con una prevalenza di quest’ultimi, che sono il 54,2%". Meno auto inquinanti inevitabilmente significa meno smog: "Nel 2012 le emissioni di Pm10 allo scarico sono risultate pari a una tonnellata all’anno, nel 2021 arrivano a 0,3" e "il Pm10 totale passa da 4,5 tonnellate a 1,7", con "gli ossidi di azoto che vanno da un valore di 64 tonnellate a 14".

“I dati forniti da Amat - spiega l’assessora alla mobilità, Arianna Censi - ci dicono che Area C è un provvedimento che ha avuto un effetto diretto sul traffico nel centro cittadino e il suo effetto si è consolidato nel tempo e continua a funzionare. Possiamo inoltre dire che la sua introduzione ha concorso ad abbassare notevolmente l’inquinamento generato dalle auto che vi sono transitate nel corso degli anni. Ciò è dovuto anche al fatto che, contemporaneamente, ha contribuito a cambiare il parco auto della nostra città, portando progressivamente il cittadino verso scelte più ecologiche di cui beneficeranno tutti i milanesi e non solo quelli residenti nella Ztl. Questo slancio è stato ovviamente supportato dall’amministrazione che in questi anni ha investito oltre 20 milioni di euro nei contributi per l’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale”.

Dal 2015 a oggi sono stati infatti promossi dall’amministrazione comunale sette diversi bandi, uno all’anno per una cifra complessiva investita di 23 milioni e 749mila euro, in parte destinati ai residenti a Milano in parte alle imprese, come contributo all’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale.

“Area C è stata e continua ad essere uno dei provvedimenti più importanti che fanno parte della complessa strategia attuata dall’Aaministrazione sulla mobilità - prosegue Censi -, che include anche Area B e le zone 30 e che si allarga alle piazze Aperte, alle piste ciclabili e allo sviluppo della diffusione dei mezzi in sharing, risultato del grande lavoro svolto e della collaborazione tra la airezione mobilità, Atm e Amat. Tutti questi interventi sono finalizzati a rendere Milano più vivibile e più ‘green’, con un occhio di particolare riguardo alla salute dei cittadini, riducendo progressivamente il numero di auto in circolazione e - conclude l'assessore - salvaguardando nel contempo il diritto di ciascuno alla mobilità".

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