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Milano: otto aree naturali nel Parco Agricolo Sud, "non entreranno in conflitto con vocazione agricola"

Il sì di Città metropolitana, l'ente gestore del parco

Un altro passaggio in vista della realizzazione dell'area naturale nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano: il consiglio della Città metropolitana, in quanto ente gestore del parco, ha approvato la proposta, dopo che la (stragrande) maggioranza dei sindaci aveva espresso il suo parere favorevole. 

L'area naturale è in realtà composta da otto diverse zone che "attraversano" 34 dei 60 Comuni del Parco, per un totale di 8.325 ettari, ovvero il 17,7% dell'intera superficie del Parco Sud. Lungo l'iter di costituzione della zona naturale, osteggiato da Regione Lombardia e dagli agricoltori. Si tratta comunque di aree che non vengono sottratte all'agricoltura ma, già oggi, costituiscono ambienti naturali non interessati da attività umane.

La proposta elaborata ha posto particolare attenzione alla natura del territorio agricolo del parco, facendo in modo che gli obiettivi delle aree naturali non vadano ad impattare negativamente sulle esigenze di chi opera all’interno dei territori agricoli. «Un dialogo attento tra natura e agricoltura è possibile, le nuove politiche ambientali ed agricole possano favorire tali processi. E’ il momento di scelte strategiche importanti e la Città Metropolitana sarà garante del processo nel rispetto della vocazione dei territori, compresa la vocazione agricola», dichiara Arianna Censi, vice sindaca della Città metropolitana.

«La proposta porta in sé un aspetto innovativo: per la prima volta viene associato al concetto produttivo, proprio del sistema agricolo, quello di naturalità. L’agricoltura, oltre ad avere un valore economico produttivo, può contribuire ai valori di naturalità e di protezione del territorio, e la proposta di Parco naturale porta con sé questo valore. La naturalità generata e tutelata all’interno dell’agroecosistema ha l’obiettivo di preservare l’agricoltura anche  come elemento di protezione del territorio», aggiunge Michela Palestra, presidente del Parco Sud.

La proposta: il perché delle aree naturali

La proposta di costituire varie aree naturali per un totale di quasi novemila ettari, osteggiata dalla Regione e dagli agricoltori, è stata avanzata da qualche anno da parte della governance del Parco e ha ottenuto il favore di numerosi sindaci. Tra i comportamenti che verrebbero vietati nelle aree naturali, la cattura, l'uccisione e il disturbo di animali. Una delle aree del Parco Sud "candidate" a diventare area naturale è quella che interessa la periferia ovest di Milano (Boscoincittà) e il Parco dei Fontanili (hinterland ovest). Il modello non è ovviamente quello di fare scomparire l'attività agricola ma renderla "custode" della particolare biodiversità insita nelle aree naturali, individuate perché già oggi contengono zone umide, boschi e così via.

Mappa - L'area naturale Fontanili-Boscoincittà. All'estremità est lo stadio di San Siro

area naturale boscoincitta fontanili-2

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