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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Milano individuate le nuove aree per accogliere le case di comunità

Approvata la delibera in consiglio comunale

Via libera alla trasformazione di aree per la realizzazione di case di comunità a Milano. Lunedì 9 maggio in consiglio comunale è stata approvata la delibera sulle modifiche alle previsioni del Piano servizi per le aree Valsesia e De André e per l’immobile di viale Jenner 44, inserite nel progetto di attuazione di 24 Case e Ospedali di Comunità dopo l’approvazione della giunta dello scorso 15 aprile.

L'emendamento sostituisce, per realizzare una casa-ospedale di comunità, l'area di via De André con quella contigua di via dei Missaglia, uno spazio sottoutilizzato dirimpetto alla stazione del comando dei carabinieri. L'approvazione arriva recependo le indicazioni del Municipio 5, dove si trovano tutte e tre le aree, e l'integrazione approvata dal consiglio in seno al precedente dibattito sul piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2022.

"Le case di comunità sono le nuove strutture sociosanitarie che entrano a far parte del sistema sanitario regionale. Sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche - ha chiarito spiegato Giancarlo Tancredi, assessore alla rigenerazione urbana -. Si tratta di strutture polivalenti che garantiscono assistenza primaria e attività di prevenzione. Queste aree fanno parte delle 24 che il Comune di Milano ha messo a disposizione della Regione Lombardia per la realizzazione delle case di comunità". "Queste aree sono ‘grigie’, ovvero inutilizzate e asfaltate, e rientrano nel principio della ‘città dei 15 minuti’ per coerenza insediativa", ha poi spiegato Tancredi rispetto ai criteri utilizzati per l’individuazione delle  aree.

"Siamo favorevoli alla realizzazione delle case di comunità ma anche su questo tema nasce una polemica perché la scelta di questi luoghi sembra calare dall’alto - il commento di Alessandro Verri, consigliere della Lega -. La scelta di via De André ha portato forti preoccupazioni da parte dei residenti dell’area e la giunta del Municipio 5 con una delibera ha chiesto al comune di rivederla. Perché allora non utilizziamo aree di proprietà del comune di Milano o, ad esempio, gli spazi oggi occupati dal collettivo Zan?” Un luogo, è  l'opinione del consigliere leghista, che “potrebbe essere ridato alla cittadinanza per un utilizzo sano e consapevole”. “Basta - ha chiosato Verri - concedere sempre il tappeto rosso ai centri sociali e a chi occupa abusivamente. L’edificio c’è già, ampliamolo e utilizziamolo, senza andare a toccare spazi il cui utilizzo non sta bene ai residenti”.

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