"L'asilo è un forno e non c'è l'aria condizionata, i bambini muoiono di caldo"
Ci scrive una lettrice: "Segnalo la situazione imbarazzante delle scuole a Peschiera Borromeo. Siamo a giugno e nelle classi già alle 8 di mattina ci sono 30 gradi. I bambini non riescono neanche a giocare perché fa troppo caldo. Andiamo a prenderli all'uscita che sono tutti sdraiati sui banchi senza forze in un mare di sudore".
Continua la mamma: "Cosa pensa di fare il comune? Siamo nel 2022, entrambi i genitori lavorano per la maggior parte di famiglie. I bambini si trovano a rimanere a scuola fino alle 18 e a frequentare i centri estivi per luglio negli stessi plessi scolastici. L'amministrazione non si interessa assolutamente. Abbiamo chiamato la segreteria della scuola per chiedere se potessimo comprare con i nostri soldi un 'pinguino' e la riposta è stata 'abbiamo già provato a metterne uno in segreteria ma la rete elettrica non regge'".
"Mancano anche le tende alle finestre"
Aggiunge la donna: "Non vogliamo neanche commentare il fatto che il primo posto dove hanno pensato di metterlo è stata la segreteria, ma poi cosa aspettiamo a intervenire? Inoltre ci hanno detto che non vogliono creare un precedente in cui i genitori pagano di tasca loro un condizionatore. Meglio quindi lasciare morire di caldo dei bambini di 4 anni". Secondo il racconto della mamma, la classe ha due pareti di finestre, ma non ci sono tende per riparare i bambini dal sole.
"La crisi climatica renderà le estati sempre più calde, come pensa di agire il comune? È possibile che non si possa far nulla per sanare questa situazione? È possibile che in una città così all’avanguardia si debba vivere un disagio simile nelle scuole?", conclude la lettrice.