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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A Milano Linate arrivano i primi bambini ucraini malati oncologici

Verranno curati dall'ospedale San Matteo di Pavia, dall'Istituto dei Tumori di Milano e dall'ospedale Del Ponte di Varese 

I primi bambini malati oncologici dell'Ucraina sono atterrati all'aeroporto di Milano Linate intorno alle 14 di giovedì 3 marzo. Il volo con a bordo i piccoli pazienti, accompagnati dai familiari, è stato coordinato dall'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia. I bimbi, grazie all'iniziativa di Onlus Soleterre e Regione Lombardia - potranno ricevere le cure necessarie all'Istituto dei Tumori di Milano, all'ospedale Del Ponte di Varese e al San Matteo di Pavia.

Ad accoglierli nello scalo milanese erano presenti il presidente di Soleterre, Damiano Rizzi, e il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana che su Facebook ha scritto: "Regione Lombardia è riuscita a portarli al sicuro grazie all'eccezionale lavoro della Onlus Soleterre, in collaborazione con Areu, San Matteo di Pavia e Istituto dei Tumori di Milano dove saranno curati con tutta l'assistenza di cui hanno bisogno". "Sono davvero orgoglioso - chiosa Fontana nel suo post - per la concretezza e la rapidità con cui abbiamo agito in una situazione così delicata. Il nostro impegno non termina qui, continueremo a lavorare per sostenere chi soffre e necessita di aiuto".

Ad arrivare nel capoluogo lombardo, dopo aver lasciato l'ospedale di Kyiv, sono stati 12 bimbi malati, che dall'inizio della guerra vivevano in una cantina in condizioni precarie. Da oggi verranno curati in tre ospedali lombardi. In particolare, al San Matteo di Pavia sono giunti 4 bambini, tra i 7 e i 17 anni, e in serata ne arriveranno 2 più piccoli. L'Istituto Tumori di Milano ha accolto una ragazzina di 15 anni e un ragazzino di 13 anni e stasera riceverà un terzo bambino. Mentre all'ospedale Del Ponte di Varese questa sera arriveranno tre bimbi.

 "Questi piccoli pazienti hanno percorso 2.255 chilometri - ha voluto sottolineare il presidente di Soleterre, Damiano Rizzi -. Abbiamo creato un corridoio umanitario per farli uscire dalla capitale ucraina e toglierli dalle bombe. Tutti i pazienti sono stati evacuati con il personale sanitario e i loro genitori. Un viaggio stremante, con i primi 800 chilometri percorsi in treno, bus e persino a piedi, durante il quale sono state sempre garantite le cure. Abbiamo ottenuto permessi speciali per prenderli nella notte al confine polacco saltando 30 ore di fila d'attesa in ragione delle loro condizioni di salute precarie. Ora tutti i pazienti provenienti dai centri oncologici di Kiev si trovano all'ospedale pediatrico di Leopoli e da lì verranno trasferiti alle diverse strutture europee che hanno offerto disponibilità all'accoglienza, in primis la Polonia".

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