rotate-mobile
Bambini profughi

I bambini profughi che seguono le lezioni a distanza dall'Ucraina

L'inserimento nelle scuole lombarde è difficile anche per la barriera linguistica. E poi c'è il tema della continuità didattica: le famiglie sperano di tornare presto a casa

Una particolare attenzione verso i minori. Così Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia, nel tardo pomeriggio di giovedì dopo l'incontro al Pirellone con il capo dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio sul tema dell'accoglienza dei profughi dall'Ucraina. La Lombardia ne ha accolti finora 34.759, poco più di un terzo dei circa 86 mila arrivi registrati in tutta Italia dal 24 febbraio, il primo giorno di guerra.

Finora il bilancio è positivo. "L'accoglienza - ha detto Fontana - sta funzionando bene. C'è grande collaborazione tra prefetti, comuni, terzo settore e regione. Ci dobbiamo però attrezzare per numeri più alti, sperando che non sia necessario e che possa finire presto questa guerra". Curcio ha aggiunto che la percentuale di persone assistite, rispetto a quelle entrate, è molto bassa. I profughi ucraini cercano infatti di appoggiarsi ad amici e familiari (la comunità ucraina in Italia, con circa 250 mila residenti, è una delle più numerose). "La domanda - ha detto il capo dipartimento della protezione civile - è fino a che punto questa rete durerà e riuscirà a soddisfare le esigenze dei rifugiati". Secondo Curcio, "si iniziano ad avere segnali di persone che accolgono ma faticano ad andare avanti". Di qui la necessità di sostenere anche economicamente le famiglie che accolgono.

Minori e scuola

E poi c'è la questione dei minori, su cui l'attenzione è massima. Soprattutto per quanto riguarda la scuola. "La maggior parte delle famiglie - ha detto Fontana sul punto - preferisce avere la scuola in dad dall'Ucraina che non venire nelle nostre scuole. Sperano di tornare il più presto possibile a casa loro, seguendo la lezione in dad hanno sicuramente la possibilità di continuare nell'istruzione". D'altra parte, l'inserimento nelle scuole italiane non è dei più semplici: l'ostacolo della lingua comporta tempi lunghi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I bambini profughi che seguono le lezioni a distanza dall'Ucraina

MilanoToday è in caricamento