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La Lombardia avrà un registro sui piani per eliminare le barriere architettoniche

I piani sono adottati dai Comuni, che hanno a disposizione 400 milioni. Sarà più semplice individuare quelli "inadempienti" e aiutarli a mettersi in regola con le disposizioni

La Lombardia ha istituito un registro telematico che racchiude i piani di eliminazione delle barrriere architettoniche: uno strumento che consentirà di individuare i Comuni inadempienti e spingerli a mettersi in regola. Si tratta della prima legge approvata proposta dalle opposizioni in questa consiliatura: in particolare, il testo è stato presentato da Michele Usuelli di +Europa ed è frutto del lavoro dell'Associazione Luca Coscioni. Il voto favorevole è stato unanime.

La nuova legge prevede l'istituzione di un registro nel quale confluiscano i dati dei diversi Comuni in merito ai piani di abbattimento delle barriere architettoniche, con l'obiettivo di innescare percorsi virtuosi che favoriscoano i processi di integrazione dei disabili nella vita cittadina. La Regione aveva già provveduto a stanziare 400 milioni di euro per i Comuni, destinati alla realizzazione di opere pubbliche tra cui proprio l'abbattimento delle barriere architettoniche. 

«La maggioranza ha accolto questa proposta, segno che era piena di buon senso e che su temi importanti, che riguardano la vita dei cittadini, possono cadere le "barriere" tra maggioranza e minoranza», commenta Usuelli: «Mi auguro che i Comuni vogliano sfruttare le possibilità offferte da questa legge utilizzando i finanziamenti regionali così da favorire pari diritti e integrazione per le persone con disabilità».

E nei prossimi giorni l'Associazione Luca Coscioni metterà a disposizione dei Comuni lombardi che le richiederanno una serie di linee guida per la redazione dei piani, così da consentire, soprattutto alle realtà più piccole, di far fronte alle difficoltà tecniche. «Quello che può apparire un semplice registro dei piani dei Comuni rappresenta invece da una parte una importante documentazione per la Regione per controllare l’attuazione effettiva della legge che impone dal 1986 ai Comuni l’adozione di questi piani, con un incentivo alla loro approvazione, e dall’altra un importante strumento per i cittadini per verificare lo stato di avanzamento dell’abbattimento delle barriere architettoniche e dell’accessibilità in generale nel loro territorio, anche in dialogo con l’amministrazione per dare priorità agli interventi più urgenti», commentano Rocco Berardo e Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni.

Il registro sarà pubblicato sul sito della Regione, in modo che tutti possano consultarlo. Il consiglio regionale ha anche approvato tre ordini del giorno collegati. Con quello presenttato da Gabriele Barucco (Misto), si chiede alla giunta di rifinanziare per altri sei mesi la legge regionale del 1989 sulle barriere architettoniche. Con quello di Paolo Franco (Misto), si propone di incentivare i nuovi edifici pubblici e privati affinché abbiano zero barriere architettoniche. Con quello di Michele Usuelli (+Europa), si chiede di aggiornare in tempo reale il sito "Lombardia Facile" per consentire ai cittadini di scegliere le mete turistiche regionali accessibili ai disabili.

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