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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'uomo che va da Milano a Capo Nord in bicicletta

4.700 chilometri pedalando per una causa nobile

4.700 chilometri in bici, da Milano a Capo Nord (Norvegia). È l'avventura vissuta da Pietro Franzese e che si è conclusa nei giorni scorsi. L'influencer del mondo delle bici ha pedalato per raccogliere fondi destinati al Banco Alimentare della Lombardia e con l'obiettivo di promuovere la sostenibilità e la lotta allo spreco di cibo.

Il lungo viaggio del ciclista, partito il 18 giugno da piazza Duomo a Milano è terminato il 5 agosto alle 13. La lunga pedalata, in solitaria, è durata 40 giorni, con nove di pausa. Durante il percorso non sono mancate le salite - nel complesso sono stati 20mila i metri di dislivello - e l'atleta ha pedalato a scatto fisso, con un rapporto 44x17 (questa la rapportatura scelta per il 95% del percorso, il restante con un 44x25 sempre scatto fisso).

I numeri del viaggio Milano-Capo Nord in bici

Altri numeri dell'avventura riguardano il cibo: almeno cinquanta le banane mangiate, "mentre dei bicchieri di birra (sempre bevuta responsabilmente e con moderazione, per integrare) - scrivono gli organizzatori - non si è tenuto il conto". Otto, poi, gli stati attraversati e due i bagni fatti, uno in acque dolci, in un lago oltre il circolo polare artico, e uno in acque salate, nel Mar di Barents a Honningsvag in Norvegia (a 30 chilometri da Nordkapp).

Per quanto riguarda le tappe, la più lunga è stata di 173 chilometri, la più breve di 64, per una media di circa 100 chilometri percorsi al giorno. Altitudine massima raggiunta i 1.372 metri del passo del Brennero, la minima i 224 metri al di sotto del livello del mare nel tunnel di Capo Nord. Ventisei le notti trascorse in freecamping. Qualche volta al freddo (con minime registrate, in notturna, di 3° e pedalando di 8°), qualche altra al caldo (temperatura massima di 38°).

Decine le renne avvistate per le strade della Lapponia, zero le forature (con i nuovi Corsa Next testati per Vittoria). Zero anche i problemi meccanici alla bici. "Grado di felicità all'arrivo? - chiedono gli organizzatori - Incalcolabile!". Oltre 3.900 sono invece gli euro raccolti con il crowdfunding per il Banco Alimentare della Lombardia
(ma la campagna sarà attiva fino a settembre con la possibilità dunque di donare dal link retedeldono.it/it/milano-capo-nord-sostegno-banco-alimentare-lombardia).

Il viaggio a fini benefici

“Pedalare fino a Capo Nord partendo da casa propria è stata un'esperienza senza paragoni - le parole di Franzese -. Viaggio in scatto fisso da più di 6 anni ma mai come in questa avventura mi sono sentito felice e realizzato una volta giunto alla meta! I paesi scandinavi sono stati i più ‘tosti’ da attraversare, ma in cambio della fatica ho sempre
ricevuto la bellezza della natura come mai l'avevo vista. Laghi, paludi, fiumi, foreste interminabili... questo lo scenario che mi ha fatto compagnia per centinaia di chilometri, lontano da qualsiasi centro abitato! Ho dovuto affrontare anche giornate fredde, con tanta pioggia e vento contro (soprattutto in Lapponia) ed essendo in totale autonomia è stata una vera sfida. Ma l'ho ‘portata a casa’ e sono contento di averlo fatto per una causa che ritengo nobile, ovvero quella di raccogliere fondi per il Banco Alimentare della Lombardia”.

“Un’impresa eccezionale quella affrontata da Pietro che unisce il mondo dello sport a quello della solidarietà contribuendo a dare un aiuto concreto a chi oggi è in difficoltà -  afferma Dario Boggio Marzet, presidente del Banco Alimentare della Lombardia -. Con l’importo raggiunto, attraverso la raccolta fondi promossa da Pietro in occasione del suo viaggio in bicicletta, l’Associazione può distribuire cibo pari ad oltre 70mila pasti a persone e famiglie bisognose sul territorio. A lui va un grazie sentito, per la fatica e la determinazione ma soprattutto per la passione con cui ha sostenuto la nostra mission”.

Conclusa la sfida, per Franzese ne è iniziata subito un’altra, ovvero ritornare a casa privilegiando intermodalità e trasporto pubblico, dopo il primo passaggio datogli da una famiglia arrivata a Capo Nord in camper da Como e che lo ha riconosciuto dai profili social. A ulteriore conferma che, sebbene il viaggio fosse in solitaria, Pietro di sostegno ne ha ricevuto parecchio, anche da persone incontrate per caso sulla strada: chi offrendogli dell’acqua, chi una mela o una banana e anche, in qualche caso, ospitalità per una notte. Insomma, il viaggio in bicicletta come una vera esperienza di vita e di apertura al mondo, che presto Pietro Franzese racconterà pubblicando i video della propria avventura sul suo canale YouTube.

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