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Venerdì, 29 Marzo 2024
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In bici da Torino a Milano contro il cambiamento climatico

La carovana di Extinction Rebellion in occasione degli incontri preparativi della COP26 nel capoluogo lombardo

Una pedalata di circa due centinaia di chilometri contro il surriscaldamento globale e la sesta estinzione di massa. Questa l'iniziativa di Extinction Rebellion, Fridays For Future e Non Una di Meno, la cui carovana partirà da Torino il 25 settembre per arrivare a Milano il 27, dopo aver fatto tappa a Trino Vercellese il 25 sera e nei pressi di Novara il 26 sera. La lunga biciclettata è stata organizzata insieme a in occasione degli incontri preparatori alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (preCOP26), che avranno luogo nel capoluogo lombardo dal 28 settembre al 2 ottobre.

L'obiettivo dei partecipanti alla manifestazione su due ruote sarà quello di mettere in luce la gravità del collasso climatico ed ecologico e l'urgenza di intervenire per contenerlo evitando la sesta estinzione di massa. "Con questa pedalata - scrivono gli organizzatori - si vuole portare l'attenzione dei cittadini sui quattro giorni di incontri milanesi (preCOP26), durante i quali i rappresentanti di quaranta nazioni cercheranno di mettere le basi per accordi internazionali sulla riduzione dell'emissioni climalteranti. Questo appuntamento, insieme alla Conferenza (COP26) vera e propria di novembre a Glasgow, è, nelle parole del Sir David Attenborough, 'l'ultima occasione per fermare la catastrofe climatica'".

"Le Cop che si sono susseguite negli ultimi 26 anni non sono state in grado di porre obiettivi concreti e vincolanti ai governi per risolvere l'attuale crisi climatica ed ecologica - prosegue Extinction Rebellion -. Nonostante le dichiarazioni, gli accordi e le promesse, le
emissioni hanno continuato ad aumentare e, negli ultimi anni, ad accelerare. L’ultimo rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato in giugno, prevede scenari più drammatici di quanto dettagliato nei precedenti, nei quali 'le temperature superficiali globali continueranno ad aumentare almeno fino a metà secolo qualunque sia lo scenario [di emissioni] considerato'. Questo significa che, qualsiasi cosa faremo, il limite di 1,5°, nei fatti, verrà comunque superato. Abbiamo già innescato fenomeni
irreversibili: i terribili incendi, le bolle di calore e le alluvioni di questa estate ne sono una testimonianza. Nello scenario migliore, quello con azzeramento emissioni climalteranti nette entro il 2050, si potrebbe ancora contenere l’aumento delle temperature entro i
2°C".

"Un aumento di 1,5 o 2°C fa una grande differenza - sottolineano gli attivisti -. Agendo subito, in maniera radicale e tempestiva, i governi possono prendere misure che riducano i peggiori effetti di questa crisi. Ma i governi agiranno solo se i cittadini
chiederanno interventi efficaci e pretenderanno il cambiamento. Il 2021 è un anno cruciale nella lotta alla crisi climatica e alla sesta estinzione di massa. La carovana da Torino a Milano è l'occasione per invitare tutti a fare sentire la propria voce".

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