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Biglietto a 2 euro, parte il dibattito in consiglio. Opposizioni promettono guerra

500 emendamenti per fare ostruzionismo. Il "giallo": il biglietto a 2 euro sarà valido anche fuori Milano, ma non gli abbonamenti

E' partita la discussione in consiglio comunale sull'aumento a 2 euro dei biglietti di Atm che, però, non varranno più soltanto nel Comune di Milano ma anche nell'immediata cintura extraurbana, permettendo ad esempio di raggiungere con questa tariffa il Forum di Assago o Rho-Fiera, nonché ai pendolari di "prima fascia" di raggiungere Milano spendendo meno di oggi.

In aula la delibera dovrà vedersela con qualcosa come 500 emendamenti, quasi tutti delle opposizioni (centrodestra e Movimento 5 Stelle) schierate compatte contro l'aumento del biglietto. L'ostruzionismo potrebbe portare a un mese di battaglia a Palazzo Marino e a far quindi slittare l'avvio della nuova tariffa che la giunta aveva preventivato per metà luglio. Dopo l'approvazione servirebbe infatti circa un mese di lavoro per preparare la città al cambiamento.

Foto: De Pasquale, De Chirico e Mascaretti (F.I.) contro l'aumento del biglietto 

de pasquale de chirico mascaretti - no aumenti atm-2

Innanzitutto servono alcune settimane per comunicare ai cittadini l'ufficialità. E poi le questioni tecniche: stampare e distribuire i nuovi biglietti, riprogrammare distributori automatici, obliteratrici e tornelli. Parallelamente Atm sta lavorando insieme a Trenord per il nuovo software comune che servirà all'integrazione tariffaria tra treni e mezzi urbani, anche se per questo occorrerà più tempo. 

Tornando agli emendamenti, alcuni provengono dalla maggioranza e servono a introdurre nuove agevolazioni come l'abbonamento pluriennale a 300 euro all'anno, quindi scontato (oggi l'annuale resta invariato a 330 euro). Ma anche due agevolazioni di cui si è molto parlato e che però slitterebbero comunque al 2020: il biglietto per le corse brevi e il "carnet comitiva", cioè utilizzabile da più persone contemporaneamente. 

Con gli abbonamenti serve l'integrazione per uscire da Milano

E c'è stato il tempo anche per un piccolo "giallo". L'area di validità del nuovo ticket da 2 euro sarà diversa da quella degli abbonamenti, che resteranno limitati alla città di Milano. In altre parole: col nuovo biglietto si può entrare e uscire anche dai Comuni di prima fascia, mentre con gli abbonamenti i limiti rimangono quelli attuali.

Una complicazione nella comunicazione di cui pare non si possa fare a meno: estendere anche agli abbonamenti la validità ai Comuni di prima fascia costerebbe troppo. Gli abbonati quindi continueranno ad avere bisogno del biglietto integrativo per Forum o Rho-Fiera. Ma occorre anche ricordare che, per gli utenti per i quali il prezzo del biglietto scenderà (quelli che vivono nei Comuni di prima fascia), scenderà ovviamente anche il prezzo degli abbonamenti.

Il sindaco Beppe Sala è deciso a tirare dritto anche a costo di varare un provvedimento impopolare. "Per me è meglio pagare di più e avere un servizio eccellente. Dopodiché ritengo che per Milano dobbiamo fare cose ben più importanti dell'aumento del biglietto", ha affermato. 

La manovra

Il biglietto passerà dagli attuali 1,50 euro a 2. Ma non solo: nella stessa cerchia, il biglietto giornaliero passerà da 4,50 a 7 euro; l'abbonamento mensile ordinario da 35 a 39 euro; il settimanale da 11,30 a 17 euro; il carnet da dieci corse da 13,80 a 18 euro, ma dal 2020 (se passerà l'emendamento del centrosinistra) sarà "condivisibile": utilizzabile da più persone. Resta invece invariato l'abbonamento annuale (330 euro) che invece potrebbe essere rateizzato (e potrebbe scendere a 300 euro all'anno per chi sottoscrive più anni contemporaneamente). L'idea è quella di permettere di suddividere l'importo in dodici pagamenti mensili da 27,50 euro, la riscossione però verrebbe gestita da una società esterna e non da Atm con costi a carico del cittadino. Tirando le somme: l'importo salirebbe tra i 30 e i 31 euro.

Le agevolazioni

Per gli under 27 il mensile rimarrà a 22 euro e l'annuale a 200 (fino ad oggi la soglia anagrafica era però fissata ai 26 anni), ma l'agevolazione varrà fino ai 30 anni in caso di occupazione precaria con Idee inferiore ai 25 mila euro.

Invariate le tariffe anche per i senior sopra i 65 anni, donne e uomini (30 euro e 300 euro), ma saranno gratuiti se avranno Isee sotto i 16 mila, mentre avranno un importo ridotto (22 il mensile e 220 l'annuale) tra il 16 e i 22mila euro. Per chi ha un reddito inferiore ai 6mila euro, invece, la tessera annuale costerà solo cinquanta euro all'anno. Infine i dipendenti Atm continueranno a viaggiare gratis su tutti i mezzi pubblici, ma se prima la copertura era finanziata da Palazzo Marino, ora sarà l'azienda a pagare l'importo.

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