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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Atm, Genitori Antismog: "Sì al biglietto a 2 euro e alle tariffe in calo per i pendolari"

L'associazione, che si batte da sempre per la mobilità alternativa all'auto, "promuove" la riforma tariffaria dei mezzi Atm che vorrebbe attuare il Comune di Milano

Sì alla revisione tariffaria di Atm, quella che porterà a 2 euro il biglietto ordinario ma anche tanti altri cambiamenti, alcuni decisamente convenienti per gli utenti: dalle agevolazioni per giovani e disoccupati alle tariffe per i pendolari interurbani, i cui abbonamenti diminuiranno. Ma anche un invito a migliorare ulteriormente il trasporto pubblico, privilegiandolo rispetto a quello automobilistico. 

E' in sintesi la posizione dei Genitori Antismog, associazione che da anni si batte per il miglioramento della qualità dell'aria di Milano, il cui presidente Marco Ferrari ha diffuso una nota per articolare la posizione. 

Video: Sala, ecco perché vogliamo aumentare il biglietto

«L’integrazione tariffaria a livello di città metropolitana la chiediamo da anni. Ci dispiace vedere Regione Lombardia opporsi, per soli scopi elettorali, a una riforma che avvantaggia oltre due milioni e mezzo di cittadini lombardi», dichiara il presidente Marco Ferrari, che aggiunge: «Ricordiamoci che ogni giorno entrano a Milano 450 mila automobili, dovrebbe essere obbiettivo primario della Regione far in modo che gran parte di questi spostamenti avvengano con i treni e i mezzi pubblici, per diminuire lo smog, il traffico e la congestione, che costano salute (mesi di vita) e tempo (soldi) ai cittadini lombardi».

Aumento del biglietto: tutti i vantaggi

Sì, dunque, all'aumento dei biglietti per uso occasionale, che sarà sempre più occasionale visto che nel frattempo diventano ancor più convenienti gli abbonamenti mensili (+4 euro) e annuali (invariati), mentre gli abbonamenti interurbani diminuiscono anche del 20%. Genitori Antismog è soddisfatta soprattutto per un'altra novità: la gratuità dei mezzi pubblici per i ragazzi fino a 14 anni. Una richiesta decennale dell'associazione. E con le agevolazioni under 26 e per disoccupati estese anche all'area metropolitana, un giovane 25enne residente in "area media" pagherà 414 euro all'anno anziché 685 euro, con un risparmio di ben il 40%.

Secondo i calcoli di Genitori Antismog, la riforma tariffaria porta vantaggi per quasi 2 milioni e mezzo di utenti potenziali dell'area metropolitana, con una diminuzione media del 12% di biglietti e abbonamenti. Tra i vantaggi, il biglietto ordinario a 2 euro di area metropolitana, che sarà valido anche in 21 Comuni fuori città, consentirà l'accesso a quella tariffa a poli come Rho-Fiera, Cinisello-Bettola (con il prolungamento della M5), Assago (Forum e Mirafiori, con uffici e negozi), il terminal M2 di Cologno Nord. Un incentivo non da poco al trasporto pubblico interurbano.

Meno auto, più trasporto pubblico

La revisione delle tariffe, in questo modo, sposterà alcuni automobilisti pendolari verso il trasporto pubblico. Se infatti il 57% dei milanesi "di città" si sposta coi mezzi pubblici, lo fa solo il 37% di chi viene da fuori. Oggi può accadere che, dal Forum di Assago a Porta Genova, si spendano 2,50 euro per meno di 10 chilometri di tragitto mentre se ne possono fare anche 20 (ad esempio dal quartiere di Baggio a quello di Lambrate) spendendo 1,50 euro. 

«Più il servizio è usato, più costa alle casse pubbliche», nota Genitori Antismog considerando che il Comune di Milano, oggi, finanzia il trasporto pubblico con circa 100 euro per abitante, contribuendo per 140 milioni di euro all'anno (in pochi anni raddoppiati), mentre diminuiscono i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione e i biglietti e gli abbonamenti "coprono" solo la metà degli incassi di Atm.

«Per far crescere ancora il livello del servizio, sono necessarie risorse. Noi siamo d'accordo che queste vadano cercate di più tra gli utilizzatori occasionali del servizio piuttosto che tra chi si impegna ogni giorno a utilizzare mezzi alternativi all'automobile», considera l'associazione. «Tra i viaggiatori occasionali ci sono anche i turisti, che utilizzano il servizio senza finanziarlo attraverso le imposte».

Più integrazione nel Milanese

E i passi ancora da fare? A parte i già previsti prolungamenti delle linee metropolitane (M5 e M1 fino a Monza, M1 fino a Baggio) e la nuova M4, e a parte il piano di rinnovo della flotta di autobus già lanciato da Atm per arrivare al 100% elettrico entro il 2030, con una spesa di un miliardo di euro, secondo Genitori Antismog occorre che si proceda coraggiosamente verso l'integrazione del trasporto.

«Oggi - spiega l'associazione - esistono quasi cinquanta società di trasporto locale nell'area estesa di Milano e il sistema non è ancora del tutto trasparente all'utente. Per esempio, l'app di Atm considera solo la città di Milano. Allo stesso modo le paline, le fermate e i siti web delle varie società dovrebbero comunicare informazioni chiare, dettagliate e in modo univoco agli utenti».

La Regione

Allo stesso tempo, Genitori Antismog chiede nuove corsie preferenziali nel capoluogo per incrementare frequenza e velocità dei mezzi di superficie, «ancora sotto standard rispetto ad altre città europee». Senza dimenticare i treni: a pochi mesi dalla polemica sulle corse tagliate di Trenord, Genitori Antismog chiede che vengano ripristinate, e la Regione dovrebbe «agevolare la riforma tariffaria del trasporto pubblico e farsi parte attiva del cambiamento mettendo in condizioni di lavorare l'Agenzia del trasporto pubblico locale da lei stessa creata». Mentre ora, come è noto, Regione e Comune sono ai ferri corti proprio sull'integrazione tariffaria e l'aumento del biglietto milanese.

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