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"Mia figlia gravemente disabile lasciata a scuola senza alcun aiuto": la denuncia

La piccola frequenta la scuola elementare e per legge ha diritto al sostegno pieno e ad un'educatrice, ma per due settimane è stata lasciata 'da sola'

"Sono il papà adottivo di una bambina di 10 anni affetta da grave disabilità che per legge ha diritto a sostegno pieno ed educatrice, ma per 15 giorni è stata abbandonata a se stessa, circostanza che ha subito portato a una regressione". Questa la denuncia del padre di una bimba iscritta in una scuola elementare di Milano.

Due settimane senza insegnante di sostegno

"Al momento la situazione sembra risolta ma quello che è successo è emblematico della mancanza di un'assistenza adeguata ai bambini disabili in ambito scolastico", si sfoga il genitore, sentito telefonicamente da MilanoToday. Nella scuola frequentata dalla piccola infatti, a due settimane dall'inizio delle lezioni, sono state finalmente individuate un'educatrice e una persona per il sostegno, anche se non è certo che rimangano per tutto l'anno scolastico.

"Il problema - continua il papà - è che insegnante di sostegno ed educatore sono figure fondamentali per lo sviluppo psichico, sociale e cognitivo dei bambini come mia figlia, sviluppo che purtroppo nel suo caso è stato gravemente compromesso negli anni trascorsi in istituto (in Ucraina) e ora potrebbe essere parzialmente ristabilito solo con un lavoro intenso e continuativo".

Putroppo la continuità è proprio quello che manca nella scuola della bimba così come in altri istituti di Milano e non solo. "Il dramma - evidenzia il genitore - è che nella scuola pubblica si naviga a vista. Dobbiamo ammettere che non siamo in grado di dare assistenza ai disabili. La trascuratezza è assoluta e la colpa non è della singola struttura scolastica ma del provveditorato, incapace di convocare gli insegnanti per tempo. Quando le scuole aprono dovrebbe essere già tutto pronto".

"Io e mia moglie - prosegue il padre della bambina - siamo liberi professionisti e per fortuna riusciamo a gestire le esigenze della piccola. Ma nonostante questo stiamo facendo una fatica enorme perché il suo trascorso è pesante e dal punto di vista psichico ha delle forti fragilità. Senza il supporto delle istituzioni è veramente dura". E lo è ancora di più per le famiglie di bambini disabili che hanno anche difficoltà economiche. Per accedere a molti servizi come ad esempio le visite logopediche che per molti sono fondamentali, spesso l'attesa è molto lunga (si parla di anni) e in tanti finiscono per rivolgersi a privati, ma non tutti ovviamente possono permetterselo (il costo è molto elevato).

"Quello che vorrei evidenziare con il mio sfogo - conclude il papà - è che i buchi e le omissioni della scuola per i bambini con disabilità sono deleteri. Mia figlia ha vissuto due settimane di disagi e smarrimento e la sua regressione è stata purtroppo confermata dalla neuropsichiatra che la segue. Ma lo stesso accade ogni giorno a tutti i bambini che non vengono assistiti adeguatamente nella scuola pubblica. L'ufficio scolastico provinciale deve fare qualcosa. Altrimenti smettiamola di fingere che i disabili vengano tutelati".

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