rotate-mobile
Martedì, 5 Dicembre 2023
Attualità

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico in centro a Milano

Il blocco giovedì mattina in piazza Cinque Giornate

Traffico bloccato dagli attivisti di Ultima Generazione a Milano, giovedì mattina, alle otto e mezza. I giovani attivisti contro il cambiamento climatico si sono dati appuntamento in piazza Cinque Giornate per chiedere alla politica un'azione immediata per contrastare "il collasso eco-climatico". Il luogo è stato scelto perché vicino alla sede della Camera del Lavoro, in corso di Porta Vittoria, dove stava per iniziare il congresso della Cgil milanese alla presenza, tra l'altro, del sindaco di Milano Beppe Sala. Gli attivisti hanno esposto striscioni con scritto "no gas no carbone". Dopo mezz'ora, intorno alle nove, il blocco è stato sciolto dalla polizia, intervenuta sul posto. Gli agenti hanno accompagnato in questura cinque attivisti e un passante che aveva preso le loro difese.

"Piazza Cinque Giornate rappresenta l’inizio del Risorgimento italiano, il preludio dell’indipendenza del nostro Paese da un governo corrotto e straniero", ha affermato Miriam, attivista di Ultima Generazione: "La lotta dei milanesi iniziò con la decisione di non fumare più, per ridurre le entrate provenienti dalla tassa sul tabacco, per poi sfociare nei moti insurrezionali. Dopo quasi due secoli ci ritroviamo a compiere le stesse lotte dei nostri antenati, in nome di un futuro degno, contro un governo estraneo alle reali necessità del suo popolo. La politica è sorda di fronte all’ingiustizia climatica, ha paura di dare potere alle sue cittadine e ai suoi cittadini, di concedere loro ascolto".

Gli automobilisti insultano gli ambientalisti: il video

"Chiediamo l’indipendenza dalle energie fossili e l’indipendenza dei governi da quelle elités nelle cui mani hanno consegnato il nostro futuro. Tutti siamo chiamati a farlo, per chi ci sta accanto", ha aggiunto la giovane. "Il disagio creato oggi ha anche lo scopo di mettere in discussione le politiche di mobilità degli ultimi decenni. Un investimento radicale nella mobilità pubblica, urbana ed extraurbana, capace di competere con l'utilizzo dell'auto privata, non solo permetterebbe ai cittadini di sovvertire la sottomissione alla speculazione dei prezzi del carburante, ma soprattutto di godere di un risparmio di tempo, di un’aria più pulita, maggior sicurezza e suolo pubblico a disposizione, tutto grazie alla riduzione di macchine in circolazione", si legge in una nota del movimento. 

L'intenzione di Ultima Generazione non è quella di fermarsi, ma di proseguire sia con i mini-blocchi stradali sia con la disobbedienza civile. "I continui investimenti nel fossile sono la chiara conferma di un modello politico ed economico che non ha intenzione di cambiare rotta e che, a fronte di chi ricorda i doveri riguardanti gli accordi presi in materia climatica, risponde con fogli di via, multe, pedinamenti e misure restrittive antimafia. L'Italia è il sesto investitore al mondo in combustibili fossili e insieme uno dei territori più vulnerabili al collasso climatico", ha dichiarato Manuel, un altro attivista che ha partecipato al blocco in piazza Cinque Giornate.

La solidarietà all'attivista davanti al Tribunale

Il 10 gennaio si era tenuta un'udienza al Tribunale di Milano per decidere sulla misura di sicurezza da applicare al 20enne Simone Ficicchia, residente a Voghera (Pavia), che aveva partecipato tra l'altro all'azione di Ultima Generazione al Teatro alla Scala la mattina della Prima (7 dicembre), quando fu imbrattata la parete esterna con vernice lavabile. La questura di Pavia aveva chiesto la sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Voghera per un anno, ma il pubblico ministero aveva ridimensionato la richiesta proponendo una sorveglianza "semplice", ovvero una serie di controlli da stabilire da parte del giudice. Il Tribunale deciderà entro un mese.

Il caso aveva fatto molto rumore e, all'esterno e all'interno del Tribunale, avevano portato la solidarietà a Simone diversi esponenti politici, tra cui Marco Cappato (Eumans e Associazione Coscioni), Giulia Crivellini (Radicali Italiani e Patto Civico Majorino Presidente), Federica Valcauda (Associazione Enzo Tortora) e diversi militanti di Sinistra Italiana. "La sorveglianza speciale è illegittima quando è richiesta per motivi politici atti a punire azioni di resistenza civile. Si tratterebbe dunque di un pericoloso precedente", aveva commentato Crivellini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico in centro a Milano

MilanoToday è in caricamento