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L'italiano malato di Covid che vive in stazione è una bufala (diffusa dall'onorevole della Lega)

L'assessore Maran: "Ricerche sospese, nessun riscontro. Lo abbiamo cercato per 10 giorni"

Dieci giorni di ricerche. Più di una settimana di lavoro per le forze dell'ordine e per i politici di zona, a prescindere dallo schieramento. Poi, alla fine, un'unica e innegabile verità: era "semplicemente" una bufala. A Milano, con buona pace dell'onorevole toscano della Lega, Edoardo Ziello, non c'è mai stato nessun anziano costretto a vivere alla stazione di Rogoredo perché la sua casa era stata occupata dopo due mesi passati in ospedale a causa del Coronavirus. 

La "bomba" era esplosa l'8 giugno, quando sul proprio profilo Facebook l'esponente del Carroccio aveva condiviso tre foto del signore accompagnate dalla didascalia: "Milano Rogoredo, 62 enne Italiano, residente nelle case popolari rimane ricoverato per due mesi col coronavirus ed al suo ritorno trova il suo piccolo monolocale occupato. Adesso vive così... Queste ingiustizie fanno male al cuore!". Una settimana dopo il post contava 3.354 reazioni, 1.741 commenti e 4.378 condivisioni: era diventato virale insomma, tanto da arrivare sulla bacheca di Pierfrancesco Maran, che del comune di Milano è assessore. 

"Ci siamo subito mossi per cercare il signore della foto e offrire l'aiuto delle istituzioni. Però non risulta a nessuno e di sicuro non vive così alla stazione di Rogoredo", aveva subito precisato, dicendosi comunque ancora alla ricerca di prove e dettagli per poter aiutare l'anziano. Che qualcosa non andasse lo si era capito subito, anche perché Oscar Strano, presidente del consiglio del Municipio 4 - quello in cui rientra Rogoredo - sotto il post di Maran aveva lasciato un commento lapidario: "Confermo, è una bufala". 

Foto - Il post di Pierfrancesco Maran

maran anziano rogoredo-2

Dal "bufalaro" all'onorevole leghista

E adesso, a 10 giorni dal post di Ziello, anche gli ultimi dubbi sembrano essere caduti. "Quanto è più facile lanciare notizie sensazionalistiche rispetto a verificarle", ha scritto giovedì pomeriggio Maran, chiarendo che la "catena" - amplificata dalla condivisione dell'onorevole leghista - era partita da una sorta di "bufalaro" di professione. 

"Ne abbiamo parlato molto nei giorni scorsi e grazie al vostro contributo siamo potuti risalire alla persona che per primo ha pubblicato la foto. Questi però non ha saputo dare nessuna notizia utile per confermare il fatto. Peraltro aveva già effettuato diversi post nel corso degli anni lamentando discriminazioni verso cittadini italiani a favore degli stranieri. Inoltre aveva lui stesso cancellato la foto dai social appena ha visto che era cresciuta molto come visibilità", ha spiegato Maran.

"Va inoltre segnalato che l'On. Ziello della Lega, che con questo post ha raccolto 4mila condivisioni, non ha contribuito in alcun modo a chiarire la situazione non rispondendo nemmeno ai nostri messaggi. Nei 10 giorni necessari per verificare il suo post, impiegando Polfer, Polizia Locale e altre forze dell'ordine, l'On. Ziello ha contemporaneamente realizzato 33 fotonotizie certificando la differenza di velocità tra produrre comunicazioni sensazionalistiche e il necessario tempo di verifica", ha proseguito l'assessore all'urbanistica di palazzo Marino.

"Ringrazio invece tutte le forze politiche del Municipio 4, destra e sinistra, che si sono attivate per verificare la vicenda. Salvo novità riteniamo che il fatto non si sia verificato e che comunque di certo - ha concluso - la persona della foto non è stabilmente alla stazione di Rogoredo. Il motivo della ricerca è che, se il caso fosse stato vero, era indispensabile garantire l'azione delle istituzioni per risolvere questa ingiustizia".

Foto - Il post dell'onorevole Ziello

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