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La bassottina destinata all'eutanasia salvata da due ragazzi

Era nata in un allevamento dell'hinterland milanese con una disabilità motoria. L'allevatore voleva sopprimerla, Alessandro e Rodolfo l'hanno salvata e ora sta bene

Se non fosse stato per l’intervento tempestivo di Alessandro e di Rodolfo oggi la bassottina Soraya sarebbe solo un pugno di cenere. Per l’allevatore quella cagnolina non poteva essere venduta: nessun acquirente avrebbe voluto una bassottina con problemi motori; quindi il suo destino sarebbe stata l'iniezione letale. Ma Alessandro - sostenuto dal compagno Rodolfo - era pronto anche ad aprire il suo portafoglio pur di salvarla, e soprattutto di garantirle un futuro migliore.

Una storia a lieto fine quella di Soraya, una bassotta nata il giorno di Natale del 2020 in un allevamento nell’hinterland di Milano, e strappata all’eutanasia da Alessandro Nigro, fondatore dell’associazione 'Cuor di Pelo', un sodalizio che da anni si occupa del recupero dei bassotti abbandonati e malati, con l’obiettivo di regalare loro una famiglia che davvero li ami.

"Ero disposto a pagarla pur di strapparla alla morte"

“Non appena ho saputo che quella cagnolina sarebbe stata addormentata ho contattato l’allevatore – racconta Alessandro Nigro -. Gli ho spiegato che ero interessato alla piccolina, ed ero pronto anche ad acquistarla”. Ma l’allevatore senza troppi giri di parole gliel'ha consegnata senza voler nulla in cambio. Il ragazzo non dimenticherà mai quando gliela ha messa tra le mani e gli ha detto “Tienila, a me non serve più a niente”. Alessandro fin dal primo incontro con Soraya era certo che quella cagnolina - nata con la cosiddetta sindrome del cucciolo nuotatore che li porta a rimanere sdraiati in posizione sternale e a muoversi come se nuotassero - aveva comunque la possibilità di riscattarsi. Non appena Alessandro e Rodolfo Colombo (vicepresidente dell’associazione) hanno incontrato Soraya è stato amore a prima vista.“La piccolina ha iniziato subito un percorso di fisioterapia -  prosegue Alessandro -. Ci vuole pazienza e perseveranza, ma alla fine i risultati sono arrivati. Un grazie immenso alle dottoresse Laura Gerli e Serena Baraldi della clinica Fisioforvet di Bovisio Masciago che si sono prese cura di lei”.

"I cani non sono bancomat, ma parte della famiglia"

Ripensando al primo incontro Alessandro si commuove: gli viene da piangere all’idea che quella cagnolina sarebbe stata soppressa semplicemente perché non conforme ai canoni tradizionali. Ha ripensato alle motivazioni che sei anni fa lo hanno spinto ad aprire l’associazione: proprio grazie all’incontro con un bassotto Alessandro è riuscito a superare i rifiuti delle persone a lui più care. “Oggi Soraya corre e si diverte – prosegue Alessandro -. Ma non è ancora pronta per poter essere messa in adozione. Purtroppo di storie come quella di Soraya ce ne sono molte: per alcuni i cani sono solo un bancomat. Per me i cani, e nel caso particolare i bassotti, sono parte della mia vita e della mia famiglia. Tutti, anche quelli con difficoltà, devono avere una seconda opportunità, devono essere messi nelle condizioni di poter dimostrare quello che valgono”. Per contatti e per conoscere gli altri bassotti in attesa di adozione inviare un’email a onlus.cuordipelo@gmail.com.

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