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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'iniziativa

La mozione per coltivare cannabis terapeutica a Milano "in tributo a De Benedetto"

Pochi giorni dopo la morte di Walter De Benedetto, costretto a un processo (da cui è stato assolto) per avere coltivato cannabis per curarsi, una mozione in consiglio comunale a Milano presentata da Diana De Marchi

Una mozione in consiglio comunale per chiedere che a Milano si coltivi cannabis a scopo terapeutico è stata presentata da Diana De Marchi, consigliera del Pd, e firmata anche da Alessandro Giungi, Daniele Nahum e altri. Una riproposizione del tema, a pochi giorni dalla morte di Walter De Benedetto, malato di artrite reumatoide, costretto a un processo perché i carabinieri scoprirono una serra di marijuana nella sua abitazione e assolto nel 2021 poiché riuscì a dimostrare di coltivarla, appunto, per uso strettamente terapeutico.

Il problema della cannabis terapeutica è che lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze, l'unico autorizzato a produrla in Italia, non riesce a soddisfare la domanda, col risultato che il nostro paese deve acquistare cannabis in Olanda o Canada. "Già nel 2018, con una mozione di Alessandro De Chirico di Forza Italia, il consiglio comunale aveva chiesto l'autorizzazione governativa per coltivare a Milano la cannabis", commenta De Marchi, ricordando poi il voto unanime in consiglio regionale sulla mozione analoga di Michele Usuelli (+Europa/Radicali): "Il centrodestra, pur restando contrario a legalizzare la cannabis, ha riconosciuto importante che la nostra regione produca da sé un farmaco per cui non si riesce ad avere una produzione nazionale sufficiente ed ha anche indicato, con un emendamento della Lega, il Policlinico come luogo più adatto ad avviare la coltivazione".

De Marchi ripropone quindi in consiglio comunale la mozione regionale, "volutamente quasi copiata sperando di avere quel voto unanime che ora sarebbe il miglior tributo a De Benedetto. E sarebbe anche l'occasione - conclude la consigliera del Pd - per creare posti di lavoro in città invece di finanziare aziende che coltivano questa pianta in Olanda o in Canada".

La 'canna' davanti a Palazzo Marino

Ad aprile, il consigliere del Pd Daniele Nahum (uno dei firmatari della mozione di De Marchi) aveva acceso uno spinello alla marijuana davanti alla sede del consiglio comunale, in piazza Scala, insieme a diversi rappresentanti del suo partito, di +Europa e dei Radicali, per dimostrare l'ipocrisia della legge sulle droghe: "Posso furmarmi una 'canna' davanti al comune e nessuno può arrestarmi, ma questa cannabis da chi l'ho presa? Ogni anno le mafie guadagnano milioni con il traffico di droga solamente perché abbiamo deciso di considerare illegale una sostanza che potremmo tranquillamente comprare in farmacia", aveva commentato Nahum accennando anche al tema della cannabis terapeutica: "Perché, se me l'ha prescritta un medico, io malato devo fare così fatica a reperirla nelle farmacie?".
 

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