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I Navigli hanno un problema con le cannucce dei locali (e con l'inciviltà)

La denuncia, sui social, dell'attivista che combatte per tenere puliti i Navigli

Un tappeto di rifiuti. Ma sotto l'acqua, quasi fosse un nuovo fondale. I Navigli di Milano, simbolo del capoluogo meneghino, hanno un problema enorme con le cannucce dei locali della movida e con l'inciviltà di chi quei locali li frequenta. 

A denunciarlo, sui social, con delle fotografie inequivocabili, è stato Simone Lunghi della Canottieri San Cristoforo e fondatore degli "Angeli dei Navigli", un'associazione di canoisti che si occupano di tenere puliti - o almeno ci provano - i canali meneghini. 

"Quelle che vedete sul fondo del Naviglio, sotto alla mia canoa, sono centinaia di cannucce di plastica", ha scritto nelle scorse ore sulla sua pagina Facebook insieme alle foto che mostrano il fondale completamente ricoperto. "Dal 14 gennaio sarebbe vietata la vendita e il consumo, l'Italia in realtà ha chiesto una deroga per poter continuare a produrre e vendere almeno le cannucce compostabili. Ma tutti gli oggetti compostabili dovrebbero essere conferiti in appositi impianti di smaltimento", ha ricordato. 

"Ragione per cui pagheremo una multa perché non verrà concessa nessuna deroga perché la comunità europea vuole l'eliminazione e non la sostituzione. Nel giro di un paio di anni saranno quindi messe definitivamente al bando. Non potremmo fare in modo che i locali sui Navigli si adeguassero fin da adesso utilizzando solo cannucce di pasta o - ha concluso - evitando di utilizzare le cannucce cui, di fatto, chiunque abbia una normale mobilità può fare a meno?". Anche i Navigli, evidentemente, ringrazierebbero. 

Lunghi con la sua canoa sui Navigli

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