Suicidio assistito, i pm chiedono archiviazione per Cappato
L'attivista, Ambrogino d'Oro del Comune di Milano nel 2022, era indagato per aiuto al suicidio per aver accompagnato in Svizzera due malati gravi. Ora il gip deciderà
La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, per due casi di presunto aiuto al suicidio. Cappato aveva accompagnato in una clinica svizzera due persone, autodenunciandosi presso i carabinieri del capoluogo lombardo. Il caso più recente, a novembre, riguardava Romano, 82enne, ex giornalista e pubblicitario, malato di forma grave di Parkinson. Il secondo quello della 69enne veneta Elena Altamira, malata terminale di cancro.
L'istanza d'archiviazione è stata depositata lunedì mattina dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio. Ora la parola passa al gip. Il suicidio assistito è legale in Italia, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale spesso chiamata 'Sentenza Cappato' in seguito al caso di dj Fabo, quando il malato è affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche e pienamente in grado di prendere libere decisioni. Deve però anche essere tenuto artificialmente in vita con trattamenti di sostegno vitale.
Cappato, secondo i pm di Milano, non avrebbe influito sulla volontà ("autonomamente e pienamente manifestata) dei due malati di porre fine alla loro vita, volontà che si era già del tutto formata prima dell'incontro con l'attivista, ma ha soltanto "prestato il proprio apporto materiale" per il trasporto in Svizzera. E per di più, l'incontro tra Cappato e i due malati è avvenuto proprio a causa della "preesistente determinazione suicidaria", secondo quanto risulta dalle testimonianze dei parenti e degli amici.
No all'accanimento terapeutico
L'assenza del trattamento di sostegno vitale, che mancava nel caso di Romano ed Elena, sarebbe per Cappato e l'Associazione Luca Coscioni un caso di discriminazione tra malati. Per i pm milanesi, stando alla richiesta di archiviazione, non è punibile l'aiuto al suicidio non solo alle condizioni poste dalla sentenza della Consulta del 2019, ma anche quando il paziente rifiuta trattamenti che sarebbero "non dignitosi secondo la percezione del malato" e "espressioni di accanimento terapeutico secondo la scienza medica".
Cappato in questo periodo è anche impegnato in campagna elettorale: si è infatti candidato alle elezioni suppletive del collegio di Monza e Brianza del Senato, dopo la morte di Berlusconi che era stato eletto proprio lì. Nel 2022 il Comune di Milano ha conferito a Cappato l'Ambrogino d'Oro.