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Affitti troppo cari a Milano, gli studenti protestano: "Più fondi per le residenze"

La manifestazione a Palazzo Marino

Alessia, studentessa pendolare, vive fuori Milano e, ogni giorno, compie un tragitto di un'ora e mezza di andata (e altrettanti di ritorno), spendendo 110 euro al mese di abbonamento: "Sono figlia di due operai. Non posso permettermi l'affitto a Milano, ma la vita che faccio è insostenibile. Mi alzo alle 5 e mezza, prendo il treno alle 7, torno a casa alle 22". Alessia ha raccontato la sua storia giovedì pomeriggio durante il presidio contro il caro casa, organizzato dall'Unione degli universitari (Udu) davanti a Palazzo Marino, in piazza Scala a Milano.

Slogan principale, "pretendi affitti, non profitti". Ad alternarsi al microfono varie voci di studenti, e non solo, per raccontare la loro testimonianza. Il coordinatore di Udu Milano, Niccolò Piras, ha affermato che "oggi, il prezzo che si deve pagare per una stanza singola arriva a 620 euro al mese, cifre insostenibili con regole proibitive su cauzioni e garanzie. Trovare casa a Milano, oggi, senza un solido reddito familiare è pressoché impossibile". Conseguenza: "Chi viene da contesti disagiati o anche solo normali non può sostanzialmente studiare a Milano in serenità". 

Tra le richieste che l'Udu avanza al sindaco di Milano Beppe Sala, "prendersi un impegno serio per una programmazione che consenta di abbassare il costo degli affitti. Lo chiediamo anche per chi viene a Milano a lavorare, non solo a studiare". Tra le idee concrete dell'Udu, più fondi per residenze universitarie, più appartamenti a canone concordato, più accessibilità dei prezzi in generale. "E un controllo effettivo sui siti e le agenzie che affittano case", ha spiegato Piras: "Serve un ragionamento di sinergia tra il Comune e le università". 

Secondo Diego Vollaro, dell'esecutivo nazionale dell'Udu, "960 milioni di euro previsti dal Pnrr sono insufficienti per raggiungere i 100mila posti letto entro il 2026. Per anni c'è stato disinvestimento e questo ha comportato la chiusura di numerosi stabili già esistenti, per mancata ristrutturazione. Vogliamo un investimento straordinario per coprire il fabbisogno di alloggi pubblici per i fuorisede, ristrutturando tutte le residenze universitarie che attualmente ne abbiano necessità". Federico Bottelli, consigliere del Pd presente in piazza insieme al suo collega Angelo Turco, ha ricordato che il consiglio comunale ha avviato "un dialogo con i rettori delle università che deve proseguire. Cerchiamo soluzioni per abbassare il caro affitti e diminuire il costo della vita".

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