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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Secondo Fontana, la sanità territoriale in Lombardia sarà realtà

Per il governatore, il covid ha dato una 'scossa' psicologica e ora ci sono le risorse necessarie per la rivoluzione nell'assistenza sanitaria di base

La Lombardia è pronta per introdurre le Case di Comunità e, quindi, la sanità territoriale. Lo ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, intervenendo a un dibattito promosso da Fondazione The Bridge a Milano. "C'è ancora strada da fare", ha commentato il governatore lombardo, ma finalmente è arrivato tempo di cambiare registro e passare dalle parole che tanto si sprecano a qualcosa di più concreto".

Un vero e proprio cambiamento culturale di non facile applicazione perché, come ha ricordato Fontana, vanno formati medici, addetti e direttori che si occupino del rapporto tra territorio e cittadini "in modo completamente diverso", creando luoghi (le Case di Comunità, appunto) a cui rivolgersi per l'assistenza ordinaria, "evitando di andare al pronto soccorso". Luoghi in cui saranno presenti il medico di medicina generale e gli specialisti, con le tecnologie necessarie agli accertamenti diagnostici. Luoghi in cui - ha detto il governatore - si potrà offrire "una risposta più performante di quella offerta ora negli studi privati del singolo medico di famiglia".

Fontana ha poi ricordato che la Regione Lombardia aveva già tracciato questa strada da tempo, chiamando 'Pot' quelle che ora si chiamano Case di Comunità: "Ciò che è cambiato ora è che il governo ha messo a disposizione le risorse per farle funzionare, perché per realizzarne così tanti erano necessari stanziamenti straordinari".

"Covid un disastro ma ha spinto tutti a virare verso sanità territoriale"

Inevitabile infine un accenno alla pandemia covid. "Rispetto a prima credo ci siano le condizioni psicologiche, culturali, di volontà, da parte di tutti, di partecipare all’attuazione di questo grande progetto di riforma", ha commentato Fontana: "La pandemia è stata un disastro, ma forse ha spinto tutti a comprendere che l’assistenza sul territorio deve assumere un ruolo determinante nella cura dei cittadini. Dobbiamo lavorare tutti insieme, cittadini, medici, associazioni, pubblico, privato, per non sprecare questa grande occasione".

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