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Giovedì, 21 Settembre 2023
Attualità Cernusco sul Naviglio / Via Pontida

Saluti romani per la presentazione del libro, il sindaco alle autorità: "Sono preoccupato"

Ancora polemiche a Cernusco. Il sindaco Zacchetti scrive a polizia, carabinieri e prefetto

Anche la politica batte un colpo. A Cernusco sul Naviglio continua la polemica intorno alla libreria Altaforte, il negozio aperto a inizio novembre da Francesco Polacchi, imprenditore ex segretario nazionale di Blocco Studentesco e molto vicino a CasaPound, per sua stessa ammissione. 

Lo scorso 5 dicembre a due passi dal locale - che sorge in via Pontida - era andato in scena un doppio sit-in. Da un lato Martesana Libera e altre associazioni antifasciste che avevano chiesto a gran voce la chiusura della libreria, considerandola un presidio dell'estrema destra, e dall'altro Polacchi e i compagni - con la presenza di politici di Lega e Fratelli d'Italia - che avevano rivendicato la "libertà di espressione" utilizzando una frase di Ezra Pound, il poeta americano che da sempre ispira l'azione di CasaPound. 

Video | Cernusco, in piazza contro la libreria Altaforte

Sabato pomeriggio è poi stato scritto un nuovo capitolo della storia. Venti, trenta persone infatti si sono ritrovate nel piazzale davanti alla libreria dopo la presentazione di un libro sulla storia di un gruppo ultras e hanno intonato il "Me ne frego" fascista accompagnato dai saluti romani. Sull'accaduto questa volta è intervenuto anche il sindaco, Ermanno Zacchetti, che ha informato le autorità. 

"Come ho riferito poco fa in Consiglio Comunale, questo pomeriggio ho scritto al Prefetto di Milano per esprimere la preoccupazione mia, della Giunta e della comunità cernuschese sui fatti avvenuti sabato pomeriggio nella nostra città in occasione della presentazione di un libro sulla storia di un gruppo ultras di una squadra di calcio di serie A", ha scritto il primo cittadino sul proprio profilo.

"Una trentina di persone si sono ritrovate nel parcheggio antistante la libreria dove è avvenuto l’evento intonando cori e mettendo in atto il saluto romano, tra l’altro raggruppati per strada senza rispettare le norme di distanziamento e il divieto di assembramento. Quella rappresentazione – e l’ho voluto sottolineare con forza anche nel contesto del Consiglio Comunale, cuore istituzionale del nostro vivere insieme - non è espressione della nostra città e non ci appartiene", ha ribadito Zacchetti. 

"La comunità di Cernusco sul Naviglio ha sempre espresso in maniera ferma quei valori democratici e antifascisti presenti nella nostra Costituzione, e nella sua storia ha sempre garantito un confronto politico e culturale mai estremo. Da qui - ha concluso - la lettera di oggi al Prefetto e di cui ho informato per conoscenza la Questura e la Stazione dei Carabinieri di Cernusco".

Chi è Francesco Polacchi, il proprietario di Altaforte

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