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Idoneità statica: solo 300 edifici su 25 mila si sono dotati del certificato

La richiesta del Comune di Milano per gli edifici più vecchi: cinque anni di tempo ma quasi nessuno si è messo in regola

Il provvedimento era uno dei più controversi del regolamento edilizio della giunta di Giuliano Pisapia. Perché costringeva gli immobili più antichi a dotarsi del certificato di idoneità statica. L'obbligo riguarda gli edifici più vecchi di 50 anni (o 55 se c'è una data di collaudo). Un obbligo ovviamente costoso ma che può risultare indispensabile ottemperare se, per esempio, si intende vendere un appartamento: in mancanza di un documento richiesto dal regolamento edilizio, quell'appartamento non può essere venduto.

Il 26 novembre 2019 scadono i 5 anni entro cui i 25 mila edifici coinvolti a Milano avrebbero dovuto dotarsi del certificato. Ma sono circa 300, una vera e propria goccia nel mare, quelli che hanno provveduto. E, secondo l'assessore all'urbanistica Pierfrancesco Maran, la metà presenta dei problemi, il che sarebbe la dimostrazione che questo documento sarebbe da rendere obbligatorio in tutto il Paese.

Tra le ragioni per le quali così pochi edifici hanno presentato il certificato in Comune, anche la difficoltà di reperire determinati documenti che dovrebbero essere in possesso di ex proprietari. Ma anche, probabilmente, il costo stimato (da alcuni) in qualcosa come 800 euro a famiglia

Resta il fatto che quasi certamente il Comune di Milano non dichiarerà inagibili i quasi 25 mila immobili per i quali non è stato depositato il certificato. Si sta infatti ragionando sul rinvio delle scadenze. Quella di fine novembre dovrebbe così essere comunque rispettata solo per gli edifici sorti prima del 1929. 

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