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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Cesano Boscone

Il comune che fa "lavorare" chi prende il reddito di cittadinanza

L'iniziativa a Cesano Boscone. I percettori saranno impiegati in progetti di utilità sociale

Obiettivo: permettere loro di dare una mano alla comunità. A Cesano Boscone i percettori del reddito di cittadinanza potranno essere impiegati in lavori di pubblica utilità. Il merito è di una delibera approvata dalla giunta che, spiegano dall'amministrazione, "dà il via libera ai Puc, i progetti di utilità collettiva proposti da tre soggetti del terzo settore i quali potranno avvalersi" appunto della collaborazione di chi prende il sussidio statale. 

"I tre enti proponenti i progetti, tutti di Cesano Boscone, sono il Circolo donne Sibilla Aleramo, l’associazione Civitas sole e la cooperativa sociale Prospettive nuove" e - hanno sottolineato dal comune - "le iniziative sono state sviluppate dalle associazioni in coprogettazione con il settore welfare". La delibera autorizza l’amministrazione comunale a sottoscrivere convenzioni con i tre enti, i cui progetti prevedono l’apertura di uno sportello di ascolto per le donne e altri due progetti di inclusione sociale, ai quali potranno lavorare i percettori del reddito residenti nei comuni del Corsichese. 

"La revisione della normativa - hanno spiegato dall'amministrazione - prevede che la concessione del reddito di cittadinanza sia condizionata alla formale dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, oppure a un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale attraverso i 'patti per il lavoro' o i 'patti per l'inclusione sociale'. All’interno dei patti è possibile inserire i progetti utili alla collettività, Puc, di cui titolari sono i comuni o gli ambiti che raggruppano più comuni".

“La revisione del reddito di cittadinanza – ha commentato il sindaco Simone Negri - consente di associare i beneficiari di questa misura a progetti utili alle comunità locali. In questa particolare fase storica c’è ancora più bisogno che i sostegni pubblici, tra cui figura anche il reddito di cittadinanza, siano il più possibile associati al soddisfacimento dei bisogni sociali diffusi che stanno assumendo dimensioni molto preoccupanti”.

“Si tratta di uno strumento molto utile – ha aggiunto l’assessora al Welfare Mara Rubichi - per le tante associazioni del territorio impegnate in diversi ambiti, che così possono avvalersi di validi supporti, ma anche per i percettori del reddito di cittadinanza che possono costruire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo”.

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