Via i parcheggi, pista più larga: come cambia la ciclabile di corso Buenos Aires
Lavori al via in agosto. La ciclabile sarà più larga
Più spazio per le auto, quelle in movimento. Più spazio per le bici. Nel mese di agosto il comune di Milano interverrà sulla pista ciclabile di corso Buenos Aires, forse la "bike lane" più discussa e contestata di tutta la città.
Ad annunciarlo, durante un evento del Pd all'Ortica sabato mattina, sono stati il sindaco Beppe Sala e l'assessore alla mobilità, Marco Granelli, entrambi grandi "sponsor" della ciclabile, tra le prime ad essere create nel pieno dell'emergenza covid, con l'obiettivo di decongestionare i mezzi pubblici e immaginare un futuro più green per la città.
"Abbiamo visto che in corso Buenos Aires passano tanti ciclisti - ha sottolineato Granelli -, siamo a 9mila ciclisti al giorno nel mese di maggio. Per questo confermiamo la ciclabilità e la miglioriamo". Sarà introdotta "una carreggiata un po' più ampia di quella attuale che permette di avere due macchine affiancate", ha annunciato l'assessore, spiegando che verranno tolti i parcheggi dalla strada, che gli automobilisti potranno invece trovare nelle vie laterali.
I lavori, per ora, riguarderanno il tratto tra piazza Oberdan e viale Tunisia, dove la ciclabile diventerà più larga, così come il marciapiede. Le aree di sosta cancellate diventeranno invece nuovo spazio per le macchine.
"Il sogno finale è quello di una pista ciclabile dritta quando si potrà non avere parcheggi sul corso come nei grandi viali europei", gli ha fatto eco Sala, ammettendo che qualche ritocco c'è da fare perché "siamo partiti in fretta anche per gestire il tema della pandemia e le metteremo il più a posto possibile".
"Milano ha decine di chilometri di piste ciclabili - ha continuato il sindaco -. Quella di corso Venezia e Buenos Aires è la più visibile e si scatena lì la questione, se poi dovesse esserci una campagna elettorale sulla ciclabile di corso Buenos Aires, povera Milano". E ha aggiunto: "Sulla ciclabile Buenos Aires - Venezia sistemeremo alcune cose, raccogliamo suggerimenti: io rispetto il lavoro dei commercianti - che nei giorni scorsi avevano bocciato la pista -, ma d'altro canto posso ricordare la reazione dei commercianti di corso Vittorio Emanuele, via Dante e via discorrendo. Il cambiamento - ha concluso - è vissuto in prima istanza male, poi ti guardi indietro e vedi il vantaggio".