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Lunedì, 25 Settembre 2023
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L'altolà di Sgarbi: "Il cinema Odeon non si tocca, no a cambi di destinazione"

La presa di posizione del sottosegretario alla cultura. L'Odeon ha chiuso il 1° agosto: diventerà un centro commerciale ma, secondo i progetti, alcune sale potrebbero essere riposizionate al piano interrato

Interviene anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario ai beni culturali, per "stoppare" il cambio di destinazione d'uso del cinema Odeon, la multisala da 2.500 posti chiusa dal 1° agosto dopo quasi cent'anni di storia (fu inaugurata nel 1929), che dovrebbe trasformarsi in un centro commerciale. "Appare necessario provvedere alla tutela e a tutte le garanzie per la sopravvivenza del teatro Odeon, contrastando una diversa destinazione d'uso che cancelli l'originaria funzione", ha dichiarato Sgarbi martedì 8 agosto.

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Il sottosegretario ha anche ricordato che "il cinema Odeon è tutelato dal Mic con decreto del 21 luglio 2017". E ha raccomandato "la massima attenzione" alla sovrintendenza. Secondo Sgarbi, "come per qualunque bene storico è necessario salvaguardarlo perché espressione di uno stile architettonico che indica un'epoca".

Come sarà il nuovo Odeon

L'Odeon ha "acceso" gli schermi per l'ultima volta il 31 luglio di quest'anno, mentre nel 2024 (dopo un lavoro di restyling) tornerà ad aprirsi alla città con negozi, uffici e ristoranti, salvaguardando il foyer (col pavimento in marmi policromi), la sala storica e lo scalone principale. Tuttavia, da quel che si sa, il progetto del 'nuovo Odeon' prevede non l'eliminazione ma la ricollocazione delle sale cinematografiche, che saranno cinque (anziché dieci) e tutte al piano interrato.

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