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Milano vieta i circhi con elefanti, orsi e tigri. Ma in realtà non cambia nulla: ecco perché

Con il nuovo Regolamento animali si cerca di dire stop anche agli spettacoli che prevedono lo sfruttamento di cetacei, lupi, orsi, trichechi, foche, rinoceronti, ippopotami, giraffe e grandi felini

Il nuovo Regolamento animali del Comune di Milano dice basta ai circhi e agli spettacoli che utilizzano animali selvatici. Ma in realtà l'emendamento approvato nella giornata di lunedì 3 febbraio dal Consiglio comunale cambia poco e nulla. Il divieto infatti non può essere applicato in mancanza di una legge a livello nazionale: in passato già altre città hanno tentato di mettere al bando i circhi con animali senza riuscirci perché ogni volta che l'Ente circhi fa ricorso al Tar vince sistematicamente.

Cosa dice il Regolamento animali in materia di circhi

L'obiettivo del Regolamento è quello di scoraggiare la presenza in città di circhi che sfruttino gli animali selvatici. "Il Comune di Milano - si legge nell'emendamento approvato - sino dall'entrata in vigore di questo Regolamento disincentiva l'attendamento di circhi, spettacoli e mostre itineranti con al seguito esemplari meritevoli di particolare protezione", come primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi (ovvero foche e trichechi), rinoceronti, ippopotami, giraffe, grandi felini ed elefanti. Il disincentivo si estende anche alle iniziative che si limitano ad esporre questo tipo di animali. 

L'Amministrazione comunale vorrebbe quindi impedire che a Milano fossero ospitati circhi che sfruttano queste specie. Nella realtà dei fatti però se i circensi dovessero ricorrere al Tar l'avrebbero comunque vinta. L'emendamento infatti afferma che il Comune "vieta sul proprio territorio l'impiego di animali non domestici in circhi, spettacoli e mostre itineranti previo l'intervento normativo".

Invocata una legge nazionale

L'emendamento circhi del Regolamento animali va quindi letto come un invito affinché a livello nazionale si possa presto legiferare sul divieto allo sfruttamento di animali selvatici per finalità ludiche. Questa è infatti la 'conditio conditio sine qua non' di qualsiasi divieto a livello locale. Fintantoché che non ci sarà una normativa di questo tipo il Comune si riserva comunque il diritto di appellarsi a un comitato scientifico, di cui faranno parte esperti nella tutela degli animali, che valuterà di volta in volta la situazione dei singoli circhi e cercherà di vietarli nel caso in cui siano coinvolti i suddetti animali. Cercherà. Perché fino a quando la legge nazionale consente questo tipo di spettacoli non si potrà andare oltre il tentativo.

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