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Atleta insultata al bar: il sindaco leghista di Pavia chiede a Mattarella la cittadinanza

La vittima, Danielle Madam, è stata affrontata nel bar in cui lavora: «Non sarai mai italiana», le ha detto un uomo

Cittadinanza per Danielle Frederique Madam, l'atleta vittima di una aggressione verbale in un bar di Pavia, dove lavora, e sui social network. L'ha chiesta il sindaco di Pavia, il leghista Mario Fabrizio Fracassi, scrivendo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedergli di concedere la cittadinanza italiana «in virtù degli eminenti servizi resi al Paese e per l’eccezionale interesse dello Stato che ne discende».

Madam, 23 anni, camerunense in Italia da 16, campionessa regionale di lancio del peso nel 2020 e in forze alla Bracco Atletica Milano, su Facebook aveva polemicamente commentato lo scandalo del test per la "cittadinanza lampo" per il calciatore Luis Suarez, e per questo era stata insultata sia sul social network sia al bar in cui lavora, in quest'ultimo caso da un uomo che le ha detto: «A cosa ti serve diventare italiana? Tu non diventerai mai italiana!».

Nella lettera a Mattarella, Fracassi sottolinea che Danielle Madam «è sportiva di assoluto valore e può già vantare tre titoli nazionali di lancio del peso nelle categorie giovanili, oltre a un attaccamento spiccato e più volte manifestato nei confronti dei colori azzurri».

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