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Bambini e giovani: Milano disastrosa, 95esima in Italia

Secondo il quotidiano economico i bambini non hanno lo spazio per giocare mentre i giovani sono costretti a spendere troppo in affitti

Milano non è una città per bambini e giovani e, invece, è molto adatta agli anziani. È quanto emerge dalla classifica "Qualità della vita: bambini, giovani e anziani" pubblicata oggi, lunedì 6 giugno, dal Sole 24 Ore.

L'elenco, spiegano dal quotidiano economico, è stato stilato tenendo conto di 36 indicatori, 12 per ogni sezione. Per la classifica relativa ai bambini, per esempio, è stata tenuta in considerazione la percentuale di edifici scolastici con mensa, il numero di bambini per classe e lo spazio a disposizione nelle case. Per quanto riguarda la classifica dei giovani, invece, sono stati tenuti in considerazione parametri come il numero di amministratori comunali under40 e le imprese che fanno e-commerce. Per capire quale città è più adatta agli anziani, infine, sono stati tenuti in considerazione parametri come presenza di medici specialisti, la dipendenza rispetto alla popolazione in età attiva e i farmaci anti-depressivi. Per ogni parametro è stato assegnato un punteggio per ciascuna provincia da 100 a 0 e la classifica finale è stata stilata in base ai punteggi conseguiti.

Milano non è una città per bambini

Secondo la classifica del quotidiano di Confindustria Milano non è una città per bimbi dato si è piazzata al 60esimo posto con una valutazione pari a 387,6: praticamente 209 punti dietro Aosta (medaglia d'oro seguita da Arezzo e Siena). Ad azzoppare Milano - che primeggia con le altre città d'Italia per posti negli asili nido e nell'indice sport e bambini - c'è lo spazio abitativo. Milano si trova nella parte più bassa della classifica (al 100esimo posto); peggio di lei Bari, Roma, Napoli e Monza. Secondo i dati del quotidiano economico ogni bimbo nato a Milano non avrebbe a disposizione spazio per giocare tra le mura di casa. Un problema comune a tutte le città della Lombardia (Sondrio esclusa).

Non solo, ad abbassare la media della metropoli lombarda c'è anche il sovraffollamento delle classi. Su questo fronte Milano si trova al 96esimo posto della classifica. Male anche anche sul fronte dei delitti denunciati a danno dei minori (75esimo posto in Italia).

Milano e i giovani: la classifica

La metropoli lombarda va peggio nella classifica per i giovani (le persone tra i 18 e i 35 anni) dove si è piazzata solo al 95esimo posto con 441 punti, 150 punti dietro a Piacenza (al primo posto), seguita da Ferrara e Ravenna.

In questa classifica la capitale della Lombardia primeggia per il saldo migratorio e per il numero di aree sportive (rispettivamente secondo e sesto posto in Italia); non se la cava male per l'età media al parto (solo 9 città meglio di lei), non è messa male neanche per la disoccupazione giovanile (18esimo posto) e per bar e discoteche (22esima posizione)

Milano, tuttavia, è al 79esimo posto per l'indice di imprenditoria giovanile; al 61esimo posto per aziende che fanno e-commerce, al 56esimo posto per i canoni di locazione, al 59esimo posto per amministratori comunali under40 e in 55esima posizione per il gap degli affitti tra centro e periferia.

Milano una città per anziani

Secondo il Sole Milano è una città per anziani. La metropoli lombarda si è classificata al nono posto, meglio di lei: Cagliari, Bolzano, Trento, Roma, Nuoro, Aosta, Cremona e Padova.

Milano va bene sugli indici "Trasporto anziani e disabili" e "Speranza di vita a 65 anni" (settima e ottava posizione). Se la cava sull'indice dei medici specialistici (15esima in Italia) e sul consumo di farmaci per malattie croniche (11esima); mentre arranca sugli infermieri (100esima posizione), esposizione all'inquinamento acustico (90esima posizione) e biblioteche (87esima posizione).

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