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Attualità Porta Ticinese / Via Santa Croce, 19

Camera ardente Gino Strada: lunghissima coda per l'ultimo omaggio

Centinaia di milanesi in coda per salutare il medico fondatore di Emergency

Una lunga e ordinata coda - centinaia di persone - dal primo pomeriggio si snoda in via Santa Croce per l'ultimo saluto a Gino Strada, fondatore di Emergency che si è spento nei giorni scorsi. 

La camera ardente per ricordare Gino Strada sarà aperta presso Casa Emergency in via Santa Croce 19 a Milano nelle giornate di sabato 21, domenica 22 e lunedì 23 agosto. Per chi volesse rendere omaggio al medico scomparso, gli orari sono: sabato 16 - 22; domenica 10 - 22; lunedì 10 - 14. L’ingresso è libero e aperto a tutti da via Santa Croce 19.

Nel frattempo, è arrivata a 50mila firme la petizione online per dedicargli piazzale Cadorna a Milano. Ci sono molte polemiche, infatti, per "l'onore" accordato a Luigi Cadorna, scelta toponomastica di decenni fa ma non in linea con lo "spirito del tempo" secondo molti. "Come mi piacerebbe che in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada una piazza per accoglierlo degnamente - scrive la promotrice Maria Teresa Mauri -. Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore del regio esercito italiano durante la prima guerra mondiale responsabile dei 13 assalti all'arma bianca sull'Isonzo che generarono il massacro di decine di migliaia di ragazzi italiani e la disfatta di Caporetto... che il piazzale cambiasse nome". "Come mi piacerebbe che piazzale Cadorna intestata ad un guerrafondaio diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava come l'art 11 della Costituzione. Come mi piacerebbe che qualcuno fosse d'accordo e condividesse", continua.

Ma non si tratta dell'unica intitolazione a Strada a cui si sta pensando in Lombardia. Nel Cremonese è partita sui social la proposta di intitolargli l'ospedale Maggiore di Crema che ha già trovato diversi pareri favorevoli, come quello del sindaco della cittadina Stefania Bonaldi. "Si tratta di una bella proposta che riconosce il valore di un grande medico, e al contempo si rivela molto sfidante, soprattutto per l'idea di sanità coltivata, perseguita e praticata da Gino Strada. Vale a dire una sanità pubblica, che garantisca un diritto pieno alla salute per tutti e per tutte", ha detto il primo cittadino.

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