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La cerimonia / Gorla / Viale Monza

Strage del cinema Eros, dopo 40 anni la targa del Comune di Milano

La strage, di stampo neonazista, verrà commemorata lunedì 15 maggio

Il Comune di Milano ricorderà lunedì 15 maggio, a 40 anni di distanza, la strage dell'ex cinema Eros di viale Monza 101 apponendo una targa in memoria delle sei vittime dell'incendio doloso, su richiesta dei Sentinelli. Un totem, per l'esattezza, verrà installato nello spazio davanti allo stabile dove un tempo aveva sede il cinema. La cerimonia si svolgerà alle 11. Vi parteciperanno l'assessore al welfare Lamberto Bertolé, la giornalista del Corriere della Sera Alessandra Coppola, Ferruccio De Bortoli, Mario Calabresi e Saverio Ferrari.

Il 14 maggio 1983, un sabato, nella sala a luci rosse di viale Monza erano presenti circa trenta persone. L'incendio venne appiccato dall'interno, cospargendo di benzina il pavimento e le poltrone delle ultime file. Alcuni riuscirono a mettersi in salvo, ma cinque degli spettatori morirono dopo giorni di agonia. La sesta vittima era Livio Cerasoli, che passava da viale Monza e tentò di salvare la gente dalle fiamme. Nel 1984 fu insignito della Medaglia d'Oro alla Memoria.

Una settimana dopo il rogo, all'agenzia Ansa arrivò la rivendicazione da parte del movimento neonazista Ludwig. Nel messaggio si leggeva: "Una squadra della morte ha giustiziato uomini senza onore", ed era presente il motto delle SS "Gott mia uns", "Dio è con noi". Dunque fu una strage di stampo neonazista per 'punire' gli spettatori di cinema a luci rosse.

Le successive indagini portarono a individuare i due responsabili, Marco Furlan e Wolfgang Abel, che furono bloccati mentre tentavano di far scoppiare un incendio in una discoteca dl Mantovano, il 4 marzo 1984. Furono condannati a 30 anni di reclusione, considerati responsabili di numerosi attentati a partire dagli anni '70. Il bilancio delle loro azioni fu di 28 morti e 39 feriti. Furlan fu affidato in prova ai servizi sociali nel 2008 e rimesso in libertà nel 2010. Abel fu rimesso in libertà nel 2016. Poi, nel 2021, entrò in coma dopo un malore.

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