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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il comune di Cologno Monzese apre agli agenti di polizia locale stranieri

Il bando apre ai titolari dello status di rifugiato ma le norme non lo permetterebbero

Si fa un gran parlare in questi giorni nelle strade di Cologno Monzese della possibilità che tra i "ghisa" ci siano persone straniere. Il motivo sta nel bando pubblicato dalla giunta di centrodestra per l'assunzione di un nuovo agente per il corpo di polizia locale.

Nel bando, pubblicato il 3 dicembre sull'albo pretorio comunale, si legge tra i requisiti quello della "cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea o cittadinanza di altro Paese non appartenente all’Unione europea, purché il candidato abbia un familiare cittadino dell’Unione europea e sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente oppure cittadinanza di un Paese terzo purché il candidato sia titolare del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria".

La segreteria provinciale milanese del Cse Flpl e del Sulpl ha scritto in merito una nota. "In un tempo di grande confusione generale ecco la svolta progressista che il Comune di Cologno Monzese ha inteso perseguire: dare la possibilità anche agli extracomunitari, richiedenti asilo e rifugiati politici, di vestire l'uniforme della polizia locale. Un'idea che potrebbe costituire il futuro delle forze dell'ordine, multiculturali e scevre dei vincoli legati alla cittadinanza: peccato che, a oggi, non si può fare", dicono i sindacalisti.

I sindacati che riuniscono i lavoratori di polizia locale, che si interrogano sul concorso bandito dal Comune. Un'idea che sarebbe accolta con entusiasmo dalle sigle, ma "l'articolo 38 del Testo unico pubblico impiego - spiegano - preclude ai cittadini dell'Unione Europea e agli extracomunitari l'accesso ai posti di lavoro pubblici per i quali vi sia esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri", mentre "consente loro l'accesso a quelle figure professionali che non implicano l'esercizio di pari poteri".

La Prefettura di Milano "era già intervenuta con una nota nel 2019", con la quale "ribadiva che il conferimento della qualifica di agente di pubblica sicurezza, rivestita dagli agenti di polizia locale, può essere rilasciata solo ai cittadini italiani". E su questo punto "il bando di reclutamento emanato dal Comune di Cologno Monzese - aggiungono i sindacati - appare contraddittorio, proprio nella parte in cui, fra i requisiti richiesti, impone ai candidati di avere le carte in regole per conseguire la qualifica di agente di pubblica sicurezza".

Insomma, "una grande confusione". E comunque "a Cologno Monzese non pensino di aver inventato nulla però", visto che già il comune di Milano "aveva tentato di estendere il reclutamento degli agenti di polizia locale a cittadini stranieri", salvo "essere costretto, però, dopo le polemiche, a correggere il bando, giustificando il fatto come un mero refuso". Dunque, "sorge spontanea la domanda da porre al sindaco di Cologno - concludono - questa singolare iniziativa è frutto di un mero refuso o di una reale svolta progressista?".

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