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Fabrizio Corona, ancora paura: "Si è ferito anche stanotte, sono molto preoccupato"

Il legale di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa: "Si è piantato un penna in un braccio"

Ancora in ospedale. E ancora in sciopero della fame. Continuano a preoccupare le condizioni di Fabrizio Corona, il 46enne ex re dei paparazzi che lo scorso giovedì doveva tornare in carcere dopo che il tribunale di sorveglianza aveva deciso di sospendere il differimento della pena concesso nel dicembre del 2019 per permettergli di curarsi da alcuni problemi legati alla dipendenza dalla droga. 

Quel giorno, appena appresa la sentenza, Corona si era ferito da solo apparendo insanguinato sui suoi canali social e aveva poi reagito ai poliziotti, rompendo anche il vetro di un'ambulanza. A quel punto era stato ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda - senza essere portato in carcere - e aveva iniziato lo sciopero della fame. 

La situazione, stando a quanto raccontato lunedì dal suo legale, Ivano Chiesa, non è migliorata, anzi. "Si è ferito anche stanotte, si è piantato una penna biro in un braccio, e va avanti con lo sciopero della fame, non si fermerà e io sono molto preoccupato", ha detto l'avvocato. Al momento "non si è fatto avanti nessuno" dal tribunale di sorveglianza per parlare con Corona, ha proseguito Chiesa, spiegando che quindi il suo assistito potrebbe continuare con lo sciopero della fame. 

Per il legale, "coloro che hanno preso quel provvedimento, disconoscendo relazioni che dicevano che Fabrizio non poteva tornare in carcere e fotografavano quello che sta accadendo proprio ora, dovranno poi rendere conto a chi di dovere, perché è stata un’imprudenza gravissima". Sempre secondo Chiesa, almeno per ora, l'ex re dei paparazzi "resterà ancora in ospedale e sono molto preoccupato: l’ultima volta che gli venne revocato l’affidamento non fece una piega, perché sapeva di aver sbagliato, ora non si fermerà perché sa che sta subendo un’ingiustizia".

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