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Coronavirus

Rivoluzione anti covid all'aeroporto di Milano Linate: 'tac' per bagagli e 'rame antivirale'

Non sarà più necessario aprire le valigie per tirare fuori liquidi, pc o tablet

Lo scalo cittadino di Linate è ancora più tecnologico e a prova di covid. Dopo che lo scorso febbraio il riconoscimento facciale, o 'face boarding', aveva reso superfluo esibire i propri documenti, ora arriva un nuovo sistema per il controllo dei bagagli che invece dei raggi X utilizza delle macchine Tac.

La buona notizia è che al controllo sicurezza prima dei gate, grazie a questa tecnologia, non sarà più necessario aprire le valigie per tirare fuori liquidi, pc, creme o tablet. I tempi di attesa, così come le possibilità di affollamento, si riducono notevolmente.

L'aeroporto di Linate è il primo in Italia a dotarsi di questa tecnologia per la verifica dei bagagli ed è il primo in Europa ad effettuare la totalità dei controlli dei bagagli a mano con le macchine Tac, che permettono il riconoscimento automatico degli esplosivi e, grazie alle immagini 3D ad alta risoluzione, consentono agli addetti rapide e accurate valutazioni pur riducendo i tempi necessari al controllo. 

Nel frattempo Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, sta anche sviluppando un progetto pilota in collaborazione con Kme per utilizzare i prodotti saCup, una linea di rivestimenti antivirali in rame, noti per le loro proprietà antivirali e antibatteriche.

Le superfici con le quali i passeggeri entrano maggiormente in contatto - come corrimano, maniglie dei carrelli porta bagagli e sostegni nei Cobus - saranno rivestiti in rame. L'istituto di Virologia dell'Università di Pisa ha evidenziato che in un'ora la carica virale del covid viene neutralizzata al 100% e in soli 10 minuti viene già abbattuta del 90%.

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