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Super green pass per i vaccinati: la Lombardia aspetta il piano per salvare il Natale

La decisione sul super green pass dovrebbe arrivare entro sera, nel frattempo si è messa in moto la macchina per le terze dosi

Evitare nuove chiusure per salvare il Natale. Per questo il governo è al lavoro sul Super Green Pass (anche se il nome ufficiale verrà reso noto solo questa sera). Per il momento non c'è nulla di certo tranne un piccolo dettaglio: la certificazione verde cambierà nella sostanza e nello specifico la sua validità potrebbe essere accorciata da 12 a 9 o forse addirittura 6 mesi. Non solo, le nuove restrizioni potrebbero escludere i non vaccinati da quasi tutte le attività sociali, ricreative, sportive: quindi ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, teatri, musei, stadi, palazzetti, discoteche. Il tampone darà sempre diritto al Green Pass, ma probabilmente solo per lavorare. Non solo, la sua validità dovrebbe scendere a 48 ore per quello molecolare (attualmente dura 72) mentre quello rapido potrebbe "accordarsi" a una sola giornata (attualmente dà diritto a un green pass di 48 ore).

"Stiamo cercando di chiedere al governo soprattutto che si evitino le chiusure - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, martedì pomeriggio a margine di Eicma, la fiera del ciclo e del motociclo alla fiera di Rho -. Questo è il messaggio che abbiamo ribadito all'esecutivo. Dobbiamo cercare di evitare che si creino quelle condizioni che possano da un lato limitare le attività e dall'altro possano essere molto negative dal punto di vista psicologico".

Parlando dell'ipotesi di un green pass rafforzato Fontana ha spiegato che "adesso siamo noi a dover aspettare dal governo una risposta. Siamo noi che dobbiamo vedere quali sono le proposte. Aspettiamo prima di fare le valutazioni". E sulla campagna vaccinale Fontana ha spiegato che in Lombardia "abbiamo iniziato a fare la terza dose. È chiaro che dovremo modificare leggermente la nostra organizzazione".

Terza dose vaccino covid dopo 5 mesi, in Lombardia non c'è ancora una data per le prenotazioni

La Lombardia riorganizza la sua macchina vaccinale. Dopo la circolare del ministero della salute che consiglia di anticipare a 150 giorni la somministrazione della terza dose di vaccino anti covid, il Pirellone sta lavorando per dare nuova forma alle agende che chiaramente adesso includono più pazienti.

Il chiarimento è arrivato dal coordinatore regionale Guido Bertolaso: "L’unità di crisi della regione - dopo l’improvvisa decisione assunta dal ministero - è, già dalla serata di ieri, al lavoro per riorganizzare e ridefinire gli slot per poter accedere alla somministrazione", ha fatto sapere il consulente del governatore Attilio Fontana, sottolineando "che ad ora non è ancora stata definita alcuna data a partire dalla quale il sistema di prenotazione di Poste consentirà l’accesso con le nuove tempistiche" e quindi considerando l'intervallo di cinque mesi tra seconda e terza dose.

"È utile ricordare - ha concluso Bertolaso - che la macchina vaccinale della Lombardia continua a marciare a pieno ritmo, garantendo 30mila somministrazioni di terze dosi al giorno".

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