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Coronavirus e coprifuoco Milano e Lombardia: si possono comprare alcolici ai supermercati dopo le 18

Le nuove ordinanze regionali "salvano" i vini e gli altri alcolici nei negozi. La soddisfazione di Coldiretti

Nel "giro" di ordinanze di mercoledì 21 ottobre che istituiscono il coprifuoco notturno e la chiusura di molti negozi nel weekend per fronteggiare l'impennata di contagi Covid in Lombardia e, soprattutto, a Milano, la Regione ha "salvato" la vendita di bevande alcoliche dopo le 18 per asporto. Un provvedimento che era stato preso il 17 ottobre e che aveva suscitato diverse polemiche.

La Coldiretti lombarda si "intesta" il successo della "correzione" e parla di «vendita salva per asporto di vino anche dopo le 18». In precedenza, l'organizzazione degli imprenditori agricoli aveva lamentato che lo stop all'asporto di alcolici avrebbe avuto ripercussioni pesanti sull'attività economica di circa tremila aziende vitivignicole presenti in Lombardia (e, naturalmente, sulle vendite di tutte le altre, nazionali ed estere).

Le cantine aziendali avrebbero subìto i maggiori contraccolpi. Ma la giunta regionale, con l'ordinanza 623 del pomeriggio di mercoledì, disponendo principalmente la chiusura alle 23 dei locali e dei ristoranti, ha "cancellato" il divieto di asporto di alcolici a partire dalle 18, che quindi è ora consentito, sia per i bar sia per i supermercati, con il divieto di consumo nelle vicinanze del luogo di acquisto e, viene ribadito, in aree pubbliche.

In parole povere, è di nuovo possibile acquistare bevande alcoliche al supermercato durante la spesa, oltre che appunto nei bar e ristoranti per portarle all'esterno, ma a patto di consumarle in luoghi privati. E sono "salvi" anche i negozi di fiori nei weekend, che non dovranno chiudere.

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