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La Lombardia vuole chiudere gli allevamenti di visone per evitare future malattie e pandemie

La Regione chiederà al Governo di procedere alla dismissione definitiva di tale attività

La Regione Lombardia chiederà al Governo di procedere alla dismissione definitiva degli allevamenti di visone e degli animali da pelliccia, con l’obiettivo di prevenire future zoonosi, cioè la trasmissione di malattie dagli animali all’uomo. Lo hanno scritto in una nota la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, e l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi.

Al momento sono sette gli allevamenti di visoni in Lombardia: quattro in provincia di Cremona, due in provincia di Brescia e uno in provincia di Bergamo. “Chiaramente la dismissione di queste strutture dovrà essere accompagnata da ristori immediati che stimiamo in circa 13 milioni di euro per la Lombardia e che devono servire anche e soprattutto per la riconversione di queste aziende” hanno sottolineato.

“Quella dei visoni è una filiera economica ormai in seria difficoltà a fronte dei cambiamenti del mercato. Altri Paesi europei stanno prendendo decisioni simili che rischiano di rendere difficile anche la sostenibilità della filiera in termini di accasamento degli allevamenti” hanno continuato.

“Per tutelare la salute pubblica – hanno concluso Moratti e Rolfi – il patrimonio zootecnico e garantire la biodiversità è anche necessario procedere con un serio contenimento della fauna selvatica. Sono anni che la Lombardia chiede un intervento legislativo di carattere nazionale. A livello regionale abbiamo già utilizzato tutti gli strumenti normativi in nostro possesso, ma ora non è più rinviabile l’aggiornamento del quadro legislativo”.

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