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Coronavirus

Va verso l'archiviazione l'inchiesta per le morti da covid nella Rsa di Mediglia

La procura ha notificato ai parenti delle vittime la richiesta di archiviazione dell'indagine

Va verso l'archiviazione l'inchiesta per omicidio colposo e epidemia colposa nata dall'esposto che era stato presentato nella primavera 2020 da parenti di 77 anziani ricoverati nella Residenza sanitaria assistita Borromea di Mediglia. Il fatto è stato reso noto dal procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro.

"Nelle nostre indagini - ha spiegato Chiaro - abbiamo svolto anche un confronto con altre Rsa che hanno adottato misure più restrittive e siamo arrivati alla conclusione che non c'è ragionevole certezza che siano state proprio le condotte commissive o omissive di soggetti ricoprenti cariche apicali a cagionare l'evento, la morte di 77 pazienti ospiti della struttura". 

"Nelle nostre indagini - ha spiegato Chiaro - abbiamo svolto anche un confronto con altre Rsa che hanno adottato misure più restrittive e siamo arrivati alla conclusione che non c'è ragionevole certezza che siano state proprio le condotte commissive o omissive di soggetti ricoprenti cariche apicali a cagionare l'evento, la morte di 77 pazienti ospiti della struttura". 

Per il Procuratore, "sicuramente non c'è stata attenzione per tutta una serie di presupposti, anche facendo il confronto con altre strutture come quella di Somaglia, nel Lodigiano, e di Dresano, nel Milanese, che sono stati assunti come modello. E, sotto questo profilo, sicuramente c'è stata una gestione che può essere oggetto di critica". "Però - ha precisato - non è sufficiente, sotto il profilo del reato colposo, che vi sia un comportamento rischioso perché ci deve esser la certezza che questo comportamento sia, poi, da mettersi in ragione di causa con lo sviluppo della pandemia".

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