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Coronavirus

Code chilometriche per i tamponi: al San Carlo e San Paolo arrivano i bagni chimici

Sembra banale, ma le persone in coda finora devono recarsi per forza nei bagni dell'ospedale: ma hanno sintomi covid

I "drive in" del San Carlo e del San Paolo non sono gli unici luoghi in cui è organizzata l'esecuzione di tamponi per coloro che devono sottoporsi a questo esame, ma sono quelli maggiormente presi d'assalto. Code automobilistiche chilometriche, ore di attesa. Uno scenario che produce anche qualche effetto collaterale, come ad esempio l'uso dei bagni interni degli ospedali per chi, in coda, ha necessità fisiologiche.

Ne ha parlato anche Pietro Bussolati, consigliere regionale del Partito Democratico, denunciando che non sono stati installati appositi bagni, cosicché le persone in attesa, «potenzialmente contagiose», devono per forza recarsi nei bagni degli ospedali (che dovrebbero invece restare il più possibile protetti) o al limite dei negozi limitrofi.

L'azienda ospedaliera (che peraltro è la stessa per i due ospedali) ha fatto però sapere di avere già ordinato i bagni chimici (due per nosocomio) da posizionare all'esterno, nella zona del "drive in". Sperando anche, nel contempo, che l'organizzazione dei tamponi migliori nei prossimi giorni, anche grazie alla prenotazione online per coloro che sono stati segnalati dal proprio medico o pediatra.

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