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Coronavirus, ecco il bando per 500 infermieri per affrontare l'emergenza: come partecipare

"Infermieri per Covid": domande da inviare entro le ore 20 di sabato 28 marzo

È online sul sito web della Protezione civile il bando per reclutare 500 infermieri da inviare negli ospedali delle città italiane più colpite dall'epidemia Coronavirus: una task force di 500 infermieri volontari, selezionati in base alle esperienze professionali "ritenute necessarie" tra le domande che arriveranno, che saranno destinati dalla Protezione civile alle Regioni più colpite. E' possibile compilare il form fino alle ore 20 di sabato 28 marzo.

Emergenza coronavirus: qui il bando per 500 infermieri

Ecco il testo del bando "Infermieri per Covid19": "Sei un infermiere? Il tuo aiuto è importante per l’emergenza Coronavirus. È stata avviata la procedura per l’integrazione dell’unità medico specialistica già selezionata dal Dipartimento della Protezione Civile e che sta operando a supporto delle strutture sanitarie regionali per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza COVID-19, con un’unità tecnico infermieristica composta da 500 infermieri. Se vuoi dare il tuo contributo, compila il form entro le ore 20:00 del 28 marzo 2020 e dai la disponibilità a prestare la tua attività. Se il tuo profilo sarà ritenuto idoneo verrai contattato da Dipartimento per definire nel dettaglio le modalità di impiego. Ti ricordiamo che la partecipazione all’unità tecnico infermieristica sarà obbligatoria per il datore di lavoro con le eccezioni previste nell’Ordinanza. La partecipazione all’unità prevede, inoltre, il rimborso delle spese di viaggio ed un premio di solidarietà forfettario per ciascuna giornata prestata. Infine si evidenzia che le Regioni provvederanno alla sistemazione alloggiativa".

A questi infermieri verranno corrisposti circa 200 euro al giorno oltre allo stipendio o al guadagno già percepito e se non assicurati in modo specifico a questo ci penserà la Protezione civile che rimborserà loro anche le spese di viaggio.

Per far parte della task force non serve l'autorizzazione del servizio sanitario regionale di appartenenza, ma per i dipendenti, con contratti di qualunque tipologia, l'assenso della struttura da cui dipendono. "Una scelta obbligata - commenta Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche - perché si affianca alla task force analoga di 300 medici, professioni tutte che si sono dimostrate sul campo indispensabili per poter affrontare la pandemia, soprattutto nelle Regioni dove ormai si è al punto di saturazione".

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