rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Beppe Sala ha fatto il tampone alla 'brigata sanitaria' ed è scoppiato il caos (politico)

Il sindaco 'in visita' alla brigata sanitaria che offre tamponi gratis. Ed è bagarre politica

Un tampone e poi il caos. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è finito nel mirino dei rivali politici dopo che sabato mattina si è presentato al tendone della "brigata sanitaria soccorso rosso", un gruppo di medici e infermieri che da dicembre scorso offre tamponi gratuiti a chi non ha la possibilità di pagare il test in una struttura di piazzale Baiamonti e in giro per la città. Il primo cittadino, che correrà alle prossime elezioni per la conferma, ha infatti deciso di raggiungere il tendone che per l'occasione era stato allestito fuori dal carcere Beccaria e si è sottoposto al tampone, raccontandolo lui stesso sui social. 

"È sempre bene vedere con i propri occhi e non solo leggere ciò che media e social affermano. Oggi ho verificato il lavoro della Brigata Sanitaria. Un gruppo di operatori sanitari volontari che da qualche mese fa tamponi a chi non se lo può permettere in modo gratuito. Chi vuole dona qualcosa e può lasciare un tampone sospeso - ha scritto il sindaco sui suoi canali social -. Stamattina erano all’opera davanti al Carcere Minorile Beccaria. Per i curiosi: sono negativo al test". 

Le opposizioni all'attacco del sindaco

Il post, però, più che i curiosi ha scatenato i partiti di opposizione, con il sindaco che è stato letteralmente travolto dalle polemiche. "In piazzale Baiamonti a Milano da qualche anno un gruppo di soliti noti ha occupato abusivamente uno dei caselli daziari ottocenteschi di proprietà del Comune. Non pagano l’affitto, le tasse e non hanno rispettato altre associazioni che volevano far richiesta regolarmente per lo spazio. Il sindaco monarca di Milano è andato a legittimare questa occupazione, un atteggiamento che offende tutti quei cittadini onesti che attendono uno spazio, una casa, senza occupare abusivamente un bene pubblico. Bravo Beppe, tu si che tuteli il patrimonio comunale e la legalità", il j'accuse di Gabriele Abbiati, consigliere comunale della Lega.

Sulla stessa lunghezza d'onda Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a palazzo Marino. "La sponsorizzazione del sindaco Giuseppe Sala alla Brigata sanitaria è un atto irresponsabile e un occhiolino elettorale a compagni che sbagliano. È irresponsabile perché queste iniziative consentono la 'fuga' dei positivi. Non conosciamo se le Brigate comunicano al medico curante o ad Ats l'eventuale positività e il paziente è libero di sfuggire agli obblighi della positività - le sue parole -. È irresponsabile incoraggiare le attività di occupanti abusivi di immobili del patrimonio comunale che il sindaco dovrebbe denunciare. È sopratutto l'ennesimo atto da candidato più che da sindaco. Ha avuto un anno come responsabile dei servizi sociali comunali e come azionista delle ex farmacie comunali per attivare servizi di informazione, assistenza, screening e tamponi gratuiti. Invece si è solo limitato a criticare regione Lombardia senza muovere un dito". 

Batoste anche da Riccardo De Corato, consigliere comunale in quota Fratelli d'Italia e assessore regionale alla sicurezza. “Il sindaco Sala dovrebbe capire che fare campagna elettorale sul covid 19 è davvero di pessimo gusto. Ci ha voluto far sapere con tanto di foto di avere effettuato un tampone con i volontari della brigata sanitaria davanti al carcere minorile Beccaria. Ancora una volta, Sala ha voluto lanciare un segnale preciso ai suoi amici dei centri sociali in vista delle elezioni amministrative - il suo attacco -. D’altra parte, l’atteggiamento di Sala non ci stupisce visto che in giunta c’è un assessore come Limonta, vicino al mondo degli antagonisti, e che tra i suoi consulenti ci sia l’avvocato Mazzali noto alle cronache come l’avvocato dei centri sociali".

Finito? Neanche per sogno. Sulle barricate anche Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. "Il sindaco ha postato una foto mentre era intento a farsi 'tamponare' dalla brigata sanitaria, una delle tante sigle legate all'ambiente antagonista di Milano che si appoggia nel casello daziario di piazzale Baiamonti 'okkupato' abusivamente. Invece, io andrò a fare un tampone in piazza del Rosario, 2 nel gazebo organizzato da P.As.Mil, onlus che si occupa di pubblico soccorso. Le iniziative sul territorio sono le sole che i giovani volontari del P.As.Mil. possono organizzare perché da anni il Comune non vuole affidargli una sede municipale da eleggere loro sede legale. Per poter far girare la propria ambulanza in soccorso ai milanesi. Per la onlus è fondamentale avere un luogo con certi parametri e un recinto dove parcheggiare l'autolettiga, individuato nella sede comunale di viale Legioni Romane. Come è strano il mondo: chi vuole fare le cose in regola viene ignorato dalle istituzioni e chi invece se ne frega delle leggi e della cosa pubblica ottiene sempre più visibilità", l'accusa affidata a una nota dal forzista. "L'azione del sindaco rivoluzionario è molto grave perché così facendo legittima sempre di più chi non aspetta altro per avere un salvacondotto e magari l'assegnazione dell'immobile demaniale che da un paio di anni 'okkupa' abusivamente. Purtroppo Sala non è il sindaco di tutti".

E ancora, Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega. "Il sindaco Sala si mostra sui social mentre riceve un tampone dalla brigata sanitaria soccorso rosso, un nome che evoca un passato buio e violento e che purtroppo non solo sopravvive a Milano ma addirittura è sponsorizzato dal primo cittadino. Tutto ciò è gravissimo. Questa sedicente brigata ha come sede la camera del non lavoro, uno spazio occupato abusivamente in via Volta dove viene fornito supporto agli abusivi e agli irregolari: com’è possibile che il sindaco presti il fianco a questi personaggi che fanno dell’illegalità il loro marchio di fabbrica? Siamo esterrefatti”, ha detto senza troppi giri di parole la politica meneghina, che è anche europarlamentare. 

“Gli antagonisti hanno fatto sapere espressamente a Sala che si aspettano fatti concreti: vogliono sanatoria e permesso di soggiorno per tutti perché a detta loro le migliaia di immigrati accolti nella nostra città rappresentano una risorsa preziosa. Questi radical chic che si divertono a giocare a fare la rivoluzione forse si dimenticano i gravi danni prodotti dall’immigrazione di massa voluta da Pd e compagni a Milano: i palazzi occupati, lo spaccio in Centrale e a Rogoredo, i parchetti requisiti, le moschee abusive, le aggressioni alle forze dell’ordine, gli stupri, le rapine, gli accoltellamenti. La cosa più preoccupante - ha concluso - è che il sindaco, chiamato dai cittadini a garantire ordine pubblico e rispetto delle leggi, dialoghi con persone che sistematicamente compiono reati senza minimamente preoccuparsi di ciò, anzi elogiando il lavoro di questi abusivi".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beppe Sala ha fatto il tampone alla 'brigata sanitaria' ed è scoppiato il caos (politico)

MilanoToday è in caricamento