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Bollettino Milano e Lombardia coronavirus: +57 morti, +53 in terapia intensiva, oltre 7mila positivi

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È sempre più critica la situazione coronavirus in Lombardia. Nella giornata di giovedì 29 ottobre sono stati accertati altri 7.339 casi in tutta la Regione (a fronte di 42.684 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 3.211 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.

Sono sempre più al limite i reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti covid. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 53 ricoveri di persone gravi; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 345 casi. Impennata di ricoveri meno gravi nelle strutture sanitarie: in una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti sono aumentati di 283 unità per un totale di 3.355. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 3.700 persone affette da SarsCov2.

Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 57 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 17.414 .

Trasporto pubblico per l'emergenza covid: "Non è mai arrivato un euro per altri servizi"

“Al Governo abbiamo più volte ribadito che i finanziamenti statali destinati al trasporto pubblico locale per l’emergenza sanitaria (500+400 milioni) non sono sufficienti per far fronte al potenziamento dei servizi e alla riduzione dei ricavi delle aziende di Tpl. Sorprende dunque che il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, sostenga di non aver ricevuto dalle Regioni richieste di risorse aggiuntive: la nostra posizione è stata portata all’attenzione dell’Esecutivo in tutte le sedi utili comprese le riunioni formali, non ultima quella dello scorso 30 agosto, fermo restando che le Regioni chiedono al Governo di affrontare seriamente il tema del Tpl da fine marzo. Sorprende anche che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parli di un mancato pieno utilizzo delle risorse messe a disposizione delle Regioni per rafforzare il trasporto pubblico: la verità è che le risorse promesse dal Governo per i servizi aggiuntivi non sono ancora arrivate. Infatti, non è ancora stato approvato il decreto attuativo per il riparto dell’anticipazione dei primi 150 milioni sui 300 milioni di risorse stanziate dallo Stato. Per i servizi aggiuntivi, dunque, non è ancora arrivato un euro. Le azioni per potenziare il trasporto sono state attivate nelle varie Regioni in assenza di un contributo governativo, che ci auguriamo possa arrivare quanto prima. È gravissimo che il presidente del Consiglio e il ministro competente cerchino di scaricare le proprie responsabilità sulle Regioni. Inizino invece a erogare le risorse annunciate senza le quali il sistema Tpl non potrà stare in piedi ancora per molto”.

Lo dichiarano gli assessori regionali ai Trasporti di Lombardia (Claudia Maria Terzi), Veneto (Elisa De Berti), Piemonte (Marco Gabusi), Liguria (Giovanni Berrino) e Friuli Venezia Giulia (Graziano Pizzimenti) in merito alle parole del ministro Paola De Micheli e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul potenziamnto del tpl. 

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