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Coronavirus

Bollettino coronavirus in Lombardia: sabato nessun morto, 61 nuovi positivi a Milano

I dati giornalieri di Regione Lombardia

Prosegue la lotta contro il covid in Lombardia e a Milano. Una buona notizia per sabato 12 settembre: nessun decesso di persone positive al covid in tutta la Regione. A fronte di 16.493 tamponi effettuati, i nuovi positivi sono 269, cioè l'1,6%. Di questi, 37 sono definiti "debolmente positivi" e 15 sono stati trovati in seguito a un precedente test sierologico. Aumentano i guariti e i dimessi: 293 in più in un solo giorno. Nella provincia di Sondrio nessun nuovo caso per il secondo giorno consecutivo.

covid lombardia 12 sett 2020-2

Oggi non si registra alcun decesso e a fronte di 16.493 tamponi effettuati sono 269 i nuovi positivi con un rapporto percentuale dell'1,6%. Aumentano in maniera importante i guariti e dimessi (+293). Restano 27 le persone ricoverate in terapia intensiva, aumentano a 251 (+5) quelle ricoverate in terapia non intensiva.

A Milano città si sono verificati 61 nuovi casi di positività al tampone, 102 in tutta la Città Metropolitana di Milano. Tra le altre province lombarde, a Sondrio, per il secondo giorno consecutivo, non ci sono nuovi casi.

Test rapidi in arrivo

Un milione e 200 mila test rapidi per il covid: serviranno per medici e infermieri e per le scuole in occasione della ripresa delle attività. Lo ha annunciato l'assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, in alcune interviste pubblicate sabato 12 settembre. I test fanno parte di una gara che la Lombardia ha avviato insieme ad altre Regioni, tra cui Veneto ed Emilia Romagna. Gallera li ha definiti «strumenti utili» pur sottolineando che la loro affidabilità è più bassa rispetto ai test attualmente in uso, e si attesta intorno all'85%.

Quarantena a scuola solo se tampone positivo

Per quanto riguarda l'obbligo di quarantena a scuola, Gallera ha evidenziato che scatterà per i contatti diretti (familiari e compagni di classe) quando c'è un caso «conclamato» di positività al covid. Non basterà quindi avere la febbre o altri sintomi, ma occorrerà una valutazione medica e un tampone positivo. Altro tema "caldo" le normali vaccinazioni anti-influenzali. L'assessore ha annunciato che la campagna di vaccinazione partirà dalla seconda metà di ottobre e si rivolgerà inizialmente ai soggetti più fragili: anziani delle Rsa, persone over 65, donne incinte, immunodepressi e bambini.

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