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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Bollettino covid, i dati di giovedì 14 gennaio: 2.587 casi in Lombardia, stabili gli ospedali

Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 4.082 persone affette da SarsCov2 (31 in meno rispetto a mercoledì)

Resta critica la situazione coronavirus in Lombardia. Nella giornata di giovedì 14 gennaio, a fronte di 28.645 tamponi, sono stati accertati altri 2.587 casi in tutta la Regione (342 in più rispetto a ieri); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 9.03 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 638 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dal ministero della Salute con il consueto bollettino.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 26 nuovi accessi in terapia intensiva in Lombardia. Il totale dei letti di rianimazione occupati è aumentato di 6 unità rispetto a ieri; ora sono 468 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali. In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono diminuiti di 37 unità per un totale di 3.614. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 4.082 persone affette da SarsCov2 (31 in meno rispetto a mercoledì).

Le persone che si sono negativizzate nelle scorse 24 ore sono 1.378 ; in totale i lombardi che sono guariti dal covid sono 424.720. Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 72 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 26.026.

"Nessun aumento di 500 posti delle terapie intensive richiesto"

In relazione a un articolo su quotidiano nazionale che parlava di un documento che invitava, in Regione, "a preparare 500 posti letto in terapia intensiva", il Coordinamento delle Terapie Intensive di Regione Lombardia smentisce di avere inviato alla Regione una lettera con cui chiede di "attendere e non occupare letti di terapia intensiva per altre attività sanitarie non-COVID".

Non esiste alcun 'documento riservato' inviato dal Coordinamento ai vertici regionali. "E' certamente vero - spiega il Coordinamento - che, poiché gli indicatori epidemiologici indicano una ripresa dell'epidemia, si sta predisponendo un piano di espansione che prevede la possibilità di aumentare in tempi rapidi il numero di posti letto intensivi dedicati ai pazienti covid. Non è invece stata data indicazione a "non riconvertire alcun letto all'attività di routine", anzi il numero di letti intensivi per pazienti non-covid è progressivamente aumentato nel corso delle ultime settimane. Fin dall'inizio dell'epidemia, gli sforzi degli anestesisti-rianimatori lombardi sono stati tesi a garantire a tutti i pazienti, sia affetti da COVID sia da altre patologie, il massimo livello di assistenza utilizzando tutte le risorse disponibili".

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