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Coronavirus

Bollettino covid, i dati di mercoledì 27 gennaio: 2.293 casi in Lombardia, 489 a Milano

Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 3.950 persone affette da SarsCov2, 28 in più rispetto a martedì

Sono state trovate altre 2.293 persone positive al covid in Lombardia nella giornata di mercoledì 27 gennaio , i casi (1.063 in più rispetto a ieri) sono emersi analizzando 44.809 tamponi; il rapporto fra tamponi effettuati e nuovi positivi è del 5.12 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 489 persone che hanno contratto il coronavirus. I dati sono stati resi noti dal Ministero della Salute attraverso il consueto bollettino pomeridiano.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 8 nuovi accessi in terapia intensiva in Lombardia. Il totale dei letti di rianimazione occupati è però diminuito di 15 unità rispetto a ieri, tra decessi e pazienti guariti: ora sono 377 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 43 unità per un totale di 3.573. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 3.950 persone affette da SarsCov2 (28 in più rispetto a martedì).

Le persone che si sono negativizzate nelle scorse 24 ore sono 2.161 ; in totale i lombardi che sono guariti dal covid sono 452.231. Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 62 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 26.851.

Vaccini: in Lombardia fase 1 fino al 5 marzo

Gli operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture di ricovero e gli ospiti delle Rsa, ovvero la popolazione da vaccinare contro il Covid nella cosiddetta fase 1 della campagna di vaccinazioni, sono 340 mila in Lombardia; 320 mila di loro hanno aderito. Lo ha fatto sapere Letizia Moratti, assessore regionale al Welfare, spiegando che fino al 26 gennaio sono stati vaccinati in 246.271 su 305.820 dosi consegnate, pari al 78,5%.

Con questi numeri, il termine della fase 1 è previsto per il 5 marzo 2021, dopodiché si potrà partire con quella che è stata definita fase 1 bis, riguardante le residenzialità psichiatrica, l'assistenza domiciliare e i loro operatori, i centri diurni, i farmacisti, le professioni odontoiatriche, la sanità militare e il personale da utilizzare nelle fase successive, come la polizia di stato, gli ambulatori accreditati, i medici liberi professionisti, gli informatori scientifici del farmaco e altri operatori.

"La fase 1 bis dovrebbe chiudersi attorno al 25-26 marzo", ha detto la Moratti: "Da quel momento potrebbe partire la fase 2 che riguarda gli ultra ottantenni (circa 700 mila persone), le persone dai 60 ai 79 anni (2 milioni) e i cronici fragili indipendentemente dall'età". La Moratti ha infine rassicurato sul fatto che le seconde dosi di vaccino, "alle consegne attuali", sono certe per tutti secondo questa tabella di marcia.

Sindaci: "cruscotto" dei dati ancora impazzito

A Cesano Boscone, Cornaredo e Segrate, il "cruscotto" online riservato ai sindaci è parso "impazzire", facendo schizzare il numero di positivi al Covid a livelli "impossibili". Era già successo la scorsa settimana. "Ieri eravamo a 56 positivi, oggi ne compaiono 416", ha scritto un rassegnato Simone Negri, primo cittadino di Cesano Boscone. 

Poco dopo a fare eco a Negri è stato Yuri Santagostino, sindaco di Cornaredo. "Dopo alcuni giorni in cui i dati forniti ai sindaci da parte di regione Lombardia erano in linea con la situazione reale, oggi il numero complessivo di positivi che ci viene fornito giornalmente è nuovamente esploso", ha denunciato su Facebook, anche lui con l'immagine del proprio "cruscotto". "A Cornaredo non abbiamo 355 casi, vengono ancora erroneamente conteggiati coloro che sono guariti, come da protocollo, senza il tampone negativo poiché senza sintomi e positivi da più di 21 giorni. Credo che il punto di partenza per superare insieme questa situazione - ha concluso - sia avere dati trasparenti e certi".

E alla lista si è aggiunto anche Paolo Micheli, sindaco di Segrate. "Il numero di nostri concittadini attualmente positivi al Covid in una sola notte sorprendentemente si è quintuplicato: erano 86 ieri sono 529 questa mattina. Mi sento di dover rivolgermi al presidente Fontana per dirgli chiaramente che questa altalena dei dati è inaccettabile", il suo appello. 

"Non mi interessano le polemiche, vorrei uno strumento efficace e preciso che possa davvero monitorare in tempo reale l'andamento del contagio nella mia città. Deve essere uno strumento utile per prendere le conseguenti decisioni. Stiamo facendo tutti una pessima figura nei confronti dei cittadini che non capiscono cosa stia succedendo davvero. Invece - ha concluso - la credibilità delle istituzioni è in caduta libera proprio su un tema così drammaticamente incisivo sulla vita delle nostra comunità".

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