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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Bollettino coronavirus, i dati di domenica 7 marzo: 1.096 casi a Milano, salgono i ricoveri

Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 5.631 persone affette da SarsCov2, 32 in più rispetto a sabato

Sono state trovate altre 4397 persone positive al covid in Lombardia nella giornata di domenica 7 marzo , i casi (126 in meno rispetto a ieri) sono emersi analizzando 42.591 tamponi; il rapporto fra tamponi effettuati e nuovi positivi è del 10.32 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 1096 persone che hanno contratto il coronavirus. I dati sono stati resi noti dal Ministero della Salute attraverso il consueto bollettino pomeridiano.

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 18 nuovi accessi in terapia intensiva in Lombardia. Il totale dei letti di rianimazione occupati è aumentato di 8 unità rispetto a ieri; tra decessi e pazienti guariti: ora sono 573 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 124 unità per un totale di 5.058. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 5.631 persone affette da SarsCov2 (32 in più rispetto a sabato).

Le persone che si sono negativizzate nelle scorse 24 ore sono 2.780 ; in totale i lombardi che sono guariti dal covid sono 520.251. Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 33 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 28.738.

Fontana: massimo sostegno ai genitori

"La Lombardia secondo la valutazione settimanale della Cabina di Regia di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della salute, dedicata al monitoraggio del rischio sanitario, ha parametri da zona arancione. Considerato l’aumento della trasmissione del virus, determinato dalla variante inglese, l’organismo ministeriale ha però raccomandato alle regioni dove l’incidenza settimanale superi la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti, come la nostra, di adottare il massimo livello di mitigazione. Un’iniziativa da me già adottata ieri con la decisione di rafforzare la zona arancione, inserendo oltre alla chiusura delle scuole anche altre restrizioni, come le visite a parenti amici e lo spostamento verso le seconde case e le situazioni che generano rischi di assembramenti". Lo comunica nelle scorse ore il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

"Un’iniziativa – sottolinea il presidente – che risulta assolutamente coerente con la valutazione odierna della Cabina di Regia e che se non intrapresa avrebbe aggravato la situazione epidemiologica della regione e forse costretto la Lombardia a passare in zona rossa. Ho sempre detto che occorre trovare un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e quella economica. L’ordinanza di ieri va in quella direzione, così come va nella direzione di anticipare e non rincorrere il virus. I nostri esperti hanno ben chiarito, e oggi la valutazione della Cabina di Regia lo ribadisce, che con la presenza di varianti non c’è tempo da perdere. Occorre agire rapidamente. Mi auguro che queste restrizioni possano essere sufficienti per rallentare e frenare la corsa dei contagi, allontanando il rischio della zona rossa".

"Sono molto dispiaciuto per i disagi che i genitori hanno dovuto affrontare per la chiusura della scuola, ma vorrei che comprendessero che purtroppo sono i contagi e il virus, talvolta, a dettare i tempi, soprattutto con queste varianti che coinvolgono maggiormente i più giovani. Attraverso la vicepresidente Moratti, abbiamo però sollecitato, questa mattina, in Conferenza Stato Regioni, il Governo per sbloccare immediatamente i sostegni per le famiglie, come i bonus baby sitting e i congedi parentali".

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