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Lunedì, 25 Settembre 2023
Coronavirus

Bollettino coronavirus: 737 persone positive al virus a Milano e 3mila casi in Lombardia

Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 5.575 persone affette da SarsCov2, 77 in meno rispetto a martedì

Una percentuale di positivi del 7.96 %; 37.605 tamponi effettuati; altri 2.994 casi in tutta la Regione (590 in più rispetto a ieri)'. Questi i numeri dell'emergenza coronavirus in Lombardia mercoledì 16 dicembre. A diramare il bollettino con i dati ufficiali, come sempre, la Protezione Civile. Tra Milano e hinterland nelle ultime 24 ore sono state trovate altre 737 persone positive al virus. 

In Lombardia tra martedì e mercoledì ci sono stati inoltre 18 nuovi accessi in terapia intensiva. Il totale dei letti di rianimazione occupati è però diminuito di 27 unità rispetto a ieri, tra decessi e pazienti guariti: ora sono 629 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate negli ospedali regionali. In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono invece diminuiti di 50 unità (in totale sono 4.946). In totale negli ospedali della Regione ci sono 5.575 persone affette da SarsCov2 (77 in meno rispetto a martedì).

I lombardi che si sono negativizzati nelle scorse 24 ore sono 9.045; in tutto quelli guariti dal covid sono 347.130. Si allunga però la scia di morte provocata dal virus: in una sola giornata sono altri 106 i decessi. Il totale (ufficiale) è arrivato a quota 24.097.

Coronavirus, in Lombardia si muore più che nel resto d'Italia

La Lombardia si conferma la zona d'Italia che ha pagato il prezzo più alto all'epidemia di coronavirus. A certificarlo, di nuovo, è l’osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell'università Cattolica, che ha analizzato i dati dal 12 ottobre al 6 dicembre, verificando come "il covid non uccide ovunque allo stesso modo". 

La mortalità, spiegano gli esperti, si "manifesta con estrema variabilità nelle regioni italiane, andando da un massimo del 5,4% dei positivi in Lombardia a un minimo dell’1,3% in Campania, con una media del 3,5% a livello nazionale". Dall’inizio della pandemia al 14 dicembre nel nostro Paese si sono registrati 65.011 decessi, dei quali il 36,7% sono avvenuti in Lombardia. 

Il perché di questa differenza - con la Lombardia che risulta la regione con un tasso di letalità più alto - non è "attribuibile solo alla fragilità della popolazione anziana, quella più colpita dal virus", rimarcano dall'osservatorio. I motivi, sottolineano, "andrebbero ricercati tra un ventaglio molto ampio di fattori: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell’emergenza, deficit nei sistemi di tracciamento dei contagi, diversi livelli di aggressività del virus, comportamenti individuali e scelte dei Governi centrali e locali".

"Un’altra possibile pista interpretativa è che alcuni territori sono interessati da un livello elevato di mobilità, si tratta di luoghi in cui si svolgono la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Queste aree, con molta probabilità, sono state sottoposte a un rischio maggiore di contagio - evidenziano dalla Cattolica -. La Lombardia, per esempio, è la Regione con la più alta intensità degli spostamenti e dove si è registrato un numero elevatissimo di contagi". 

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